Regia di Mikael Håfström vedi scheda film
Mikael Hafstrom e' un regista che ha esordito con il buon Evil - Il Ribelle ed ha scritto i graziosi dialoghi di Kops,ma qui nella sua prima trasferta americana toppa di brutto,affidandosi ad una sceneggiatura telefonata e poco credibile,dove i buchi della storia sono poco salvabili da una regia diligente e da un paio di sequenze riscite.
Il noir ha bisogno dei giusti tempi di racconto e di una sceneggiuatura che abbia in se' sia un0'anima dark che una positivista.
Qui non ne abbiamo neanche una.
Il filmetto scorre via senza lasciare traccia,la Aniston conferma la sua incapacita' - unica SUA prova decorosa quella di THE GOOD GIRL... - e come dark lady vale come il due di picche quando briscola e' cuori,Clive Owen ha delle buone capacita' ma non puo' niente contro la mediocrita' dell'insieme e annega in una carattterizzazione spenta.
I colpi di scena sono inesistenti,l'erotismo e' da cartolina,la fotografia e' di medio livello ed il finale ridicolo...insoamm una bella ciofeca.
Il mestiere del regista e' indubbio,ma con uno script del genere manco Kubrcik ne avrebbe cavato qualcosa di buono.
Inoltre il fatto che l'adulterio sia considerato come una cosa piu' vergognosa dell'omicidio fa rabbrividire per il falso bigottismo americano,pronto a mandare a cas aun presidente per un pompino,.ma a rieleggerne un altro che spara a tutto quello che si muove.
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