Regia di Mikael Håfström vedi scheda film
Lucinda, un’affascinante consulente finanziaria si offre di pagare il biglietto del treno a un dirigente pubblicitario, Charles, che non ha potuto acquistarlo prima e che non ha contanti nel portafogli.
Il giorno dopo, l’uomo rincontra la donna e salda il debito. I due, entrambi sposati e con figli, iniziano a frequentarsi. Una sera affittano una camera d’albergo per una notte di passione, ma all’improvviso irrompe nella stanza un balordo armato che li rapina, picchia l’uomo e approfitta della donna.
Per evitare lo scandalo e le conseguenze soprattutto per Lucinda, l’accaduto non viene denunciato. Da allora, però, la vita di Charles diventa un incubo. Quel rapinatore inizia a tormentarlo e a chiedergli del denaro, prima venti, poi cento mila dollari.
Il malcapitato cerca soluzioni tenendo all’oscuro sia la sua famiglia sia la polizia. La vicenda però degenera e Charles rischia di finire nei guai con la giustizia. Alla fine decide di dare al rapinatore quello che gli ha chiesto. Una volta consegnato il denaro, pensa di essersi liberato per sempre, ma non è così…
Il regista svedese Mikael Hafstrom, vincitore di diversi premi e una candidatura all’oscar con il film “Evil – Il ribelle” dirige questo film (il primo in lingua inglese) cercando di intrigare lo spettatore con una serie di colpi di scena che si susseguono fino alla fine.
Ci riesce solo in parte. Il film manca di suspense e se è credibile il ruolo del balordo rapinatore, non convince quello del ricattato che dopo essersi dimostrato mite, debole, non violento, si trasforma in un assassino di professione.
Bravi i protagonisti, in particolare Vincent Cassel nel ruolo del cattivo.
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