Regia di Ken Russell vedi scheda film
Pellicola provocatoria oltre ogni limite firmata da Ken Russel, che spinge al massimo sul pedale dell'onirismo e del delirio in quello che è forse il film in costume più "folle" di tutti i tempi. Ne esce fuori un'opera grottesca in cui dei personaggi ipocriti e invasati combattono la blasfemia contrapponendo a essa una blasfemia ancora più spinta (non a caso l'invasamento demoniaco avviene e viene provacato da chi invece dovrebbe combatterlo). Ago della bilancia è un gruppo di monache di clausura invaghite di un prete libertino che passa di donna in donna e che viene malvisto dalle autorità politiche che vogliono radere al suolo il paese in cui vive. I vizi del prelato sono l'appiglio che permette a un manipolo di improbabili inquisitori, guidati da un esorcista ai limiti della schizofrenia (bellissima la burla che gli organizzerà un nobile, il quale dimostrerà quanta suggestione ci sia in certe pratiche), di mettere in piedi un processo farlocco che porterà al rogo l'uomo per eresia. I detrattori del protagonista, infatti, fanno leva sulla gelosia delle suore.
Film coraggioso, che si avvale di grandi scenografie e di alcune sequenze oniriche che sembrano partorite in preda a dei trip. Al riguardo è da incubo horror la scena con la badessa che sogna di baciare i piedi a Reed, che cammina sulle acque come Cristo, prima di essere investita da un turbine che le mette in evidenza una gobba deformata. Ancor più estrema è la scena con la suora che sogna Reed, messo in croce come Cristo, fluttuare in aria per andarla a possedere sotto gli occhi di tutti... Scene arditissime per l'epoca, ma anche per oggi.
Bravissimo Reed, c'è anche Vanessa Redgrave in un cast di primissimo piano.
Si segnalano alcune sequenze tagliate da antologia della blasfemia più assoluta, con suore che amoreggiano con la statua del Cristo. Solo per palati forti.
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