Regia di Ken Russell vedi scheda film
Strepitosa, urlante baraonda sull'assurdità delle prevaricazioni, sulla odiosa, ipocrita, malsana, diabolica connivenza di potere politico e autorità spirituale, che materializzano e volgarizzano quelli che dovrebbero essere i Valori di una società, li degradano a torture assurde, stupide, contraddittorie, sadiche. E' il male che inganna, la vera essenza del demonio è la menzogna e la sua contraffazione, il vero male non ammette nemmeno sé stesso, è la pura negazione, sempre, è la diffamazione, la sofferenza fisica e spirituale, l'assenza di qualunque carità o comprensione. Lo stile scatenato del cattolico Ken Russell mostra implacabile torti e ragioni di entrambe le parti, vuole assalire le coscienze di tutti gli spettatori, credenti o meno, laici e prelati: è un film ovviamente messo al bando a causa della sua scomodità e della cecità degli accusatori, di ieri come forse anche di oggi, anche se i tempi dovrebbero essere più maturi, o forse no. Eccezionali l'uso del grandangolo, delle scenografie di Derek Jarman, la passione delirante degli attori schierati, le scelte registiche e di montaggio, la musica possessiva e penetrante del grande compositore Peter Maxwell Davies. Inquadratura finale da antologia: sghembi pali con sopra issati contorti corpi decomposti, adagiati su ruote. 10
Stupende note torbide di Peter Maxwell Davies.
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