Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Della versione in film di "Dalia nera" si è scritto maluccio,nella maggioranza dei casi:come per molti romanzi celebri e già di culto,una trasposizione è sempre cosa difficile,tanto che sono molti ,sempre,registi che si avvicendano nel firmarne appunto le versioni per lo schermo.Dopo la fuoruscita di David Fincher dal progetto,la cosa è passata a Brian DePalma;in una pellicola con diversi ed evidenti difetti(su tutti,le attrici principali piuttosto fuori parte,e una sceneggiatura che ogni tanto dà accelerate troppo vistose per far comprendere appieno una trama molto intrecciata),la mano di un autore di grande esperienza come quella di chi ha realizzato "Carrie",riesce a coprire varie smagliature e aggiungere eleganza al risultato finale."Dalia nera" è un romanzo molto bello,avvincente,scritto con avvinghiata passione romanziera e con personaggi di una complessità psicologica straordinaria:come già per "L.A. Confidential",logico che il plot conoscesse una sostanziosa scrematura,e che alcuni passaggi particolarmente cruenti(le descrizioni delle torture e dell'omicidio della "Dalia nera" sono a un passo dall'insostenibilità)venissero modificati.La bravura di DePalma sta soprattutto nell'imprimere al racconto una fluidità che lascia desta l'attenzione dello spettatore,e una cura particolare nel descrivere ambienti e dinamiche tra i personaggi.Certo,chi ha amato il libro constaterà un pò deluso qualche momento tirato via,e il movente dell'atroce delitto spiegato frettolosamente:ma si torna al solito discorso di sempre,un conto è il romanzo con tutte le suggestioni puramente mentali che concede,altra cosa è un film ,racconto per immagini e suoni,anch'esso destinato a personali letture o fruizioni,ma per forza di cose più "definitivo".
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