Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Grazie al torbido e lugubre romanzo di James Ellroy, Brian De Palma trova pane per la sua visione...
Hollywood, sotto la collina della magica insegna, uno sterrato, fango, vecchio legno di locations di film anni 20'che vengono riciclati in baracche per sottoproletariato, il "sogno" che viene sbudellato, ed impagliato, per ricordarlo per sempre così come doveva essere.
L'uso della mdp è da maestro come sempre, virtuoso, "Hitchcokkiano", che dannazione è strausato ma in questa accezione è doveroso (scale, vertigine, corsa folle per salvare l'"amico", visione da distante e per ciò non vera) Uno dei pochi che riescie ad avere una etica ad usare la steadycam, sembra che davvero il film glielo richieda e respiri all'unisono con la mano del regista.
Altro film piuttosto lungo, altro dono.
Per quanto potranno durare queste pellicole così lunghe in un mercato fatto di fast food? Forse fino a quando ci saranno autori che potranno avere un minimo di potere contrattuale che stanno lentamente perdendo.
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