Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Trasposizione libera dal capolavoro di James Ellroy. Guardabile, tecnicamente ben fatto ma insoddisfacente per molti versi.
Le aspirazioni erano alte, i risultati modesti. Un tributo ai maestri del noir che scade nello stucchevole, malgrado il soggetto sia dei migliori. A questo proposito, il disclaimer finale avvisa che le vicende sono tratte solo vagamente dalla cronaca nera e prese direttamente dal romanzo di James Ellroy ma va specificato che anche il riferimento al romanzo è per molti versi vago. Se alcuni dialoghi sono presi a paro a paro dal bellissimo noir di Ellroy, altri fatti sono stati completamente stravolti probabilmente per esigenze di sintesi. Da amante dell'opera letteraria posso dire di essere rimasto deluso da molti aspetti che non hanno reso giustizia al romanzo. Qui la Dalia Nera è una figura di sfondo e non predominante, malgrado tutto alla fine convergerà comunque su di lei. Blanchard dovrebbe essere molto più corpulento, è un peso massimo. Di fatto ha stessa stazza di Bleichert che nel romanzo è costretto a ingrassare per raggiungere il peso del futuro socio. E i suoi denti storti? Spariti, ma malgrado ciò il regista forza i riferimenti agli stessi.
Mancano alcuni pezzi importanti (Fritzi Vogel su tutti), Hartnett risulta forzato, Eckhart sopra le righe e la Johansson ha dalla sua solo la presenza scenica, a spiccare è soltanto la Kirshner.
Da De Palma mi aspettavo onestamente di più, sebbene ci sia anche parecchio da salvare (atmosfere, fotografia e colonna sonora, per esempio).
Nel complesso, occasione mancata.
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