Regia di Paul McGuigan vedi scheda film
Bella sceneggiatura. Fattura convenzionale ma pulita ed intelligentemente efficace. Al di là di tutto la riuscita del film è da attribuirsi, sì, alla direzione ma anche alla bravura degli attori. Diane Kruger è fantastica e sexy e per la prima metà del film è lei l'oggetto del desiderio. Poi, la situazione si ribalta e diventa Josh Hartnett il peccato di gola. Bello da commuovere. E infatti alla fine mi si sono bagnati gli occhi. Vabbè mi sono commosso come una femminuccia. Forse mi sono un po' immedesimato nella parte della donna respinta, splendidamente interpretata da Rose Byrne.
Avrei scritto diversamente la scena, fulcro del film, in cui Lisa lascia in sospeso Matt. Secondo me è stata liquidata troppo frettolosamente. Con tipici personaggi francesi, sempre sull'orlo dell'isteria, forse, sarebbe stata più giustificabile. Lisa poteva anche dire qualcosina di più invece di andarsene su due piedi come se Matt avesse detto una cosa qualsiasi, di normale amministrazione. Lei lo abbandona al tavolo con un sorriso scipito. Non mi sembra una reazione di persona matura e sensibile. Lui ci resta come un fesso. Allora è una stronza? E lui, come mai non se n'è accorto in tutto quel tempo? E' un farloccone? Mancano i sentimenti di fondo nonostante qualche piccola indecisione. Sono troppo sacrificati al meccanismo narrativo. Se non altro andava motivata meglio la sua fretta di abbandonare il campo.
Bello e bravo, in quest'ordine. Peccato che poi, crescendo per togliersi di dosso quell'aria angelica, che gli deriva da una vita altoborghese da bravi ragazzi, si imbolsiscono prendendo a modello il grugno di De Niro mafioso. Si riempiono di ormoni, si gonfiano come palloni. Magari si fanno crescere un po' di barbetta. Le facce si slargano e il girovita passa dalla 44-6 alla 50. L'omm addà feter!
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