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L'ingorgo - Una storia impossibile

Regia di Luigi Comencini vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'ingorgo - Una storia impossibile

di tafo
8 stelle

Il paradosso della modernità, i mezzi di circolazione che non circolano. Come dice Grillo passiamo sempre più tempo nelle macchine, solo che stiamo fermi e mentre aumentano le velocità teoriche aumentano gli ingorghi. Un film profetico che ci fa capire il motivo vero dell'aumento delle comodità e degli optional nelle auto, cioè il fatto che ormai più che un mezzo di trasporto sono una seconda casa. All'epoca del film, l'auto era un bene di massa, non ancora personale e multiplo, era un bene familiare unico, pur essendo già un bene di differenziazione sociale ed economica.
Questo film è una visione d'insieme, una descrizione sociologica di una umanità infelice,frustata, ignorante e mediocre. L'infelicità quasi abitudine della coppia sposata da anni,la frustazione di chi scopre di essere cornuto, la mediocrità dei quattro che assistono allo stupro facendo finta di non vedere, l'ignoranza del maneggione Sordi, che per un colpo di genio del regista è del psi e non della dc, ( c'era gia Craxi ma non il craxismo ) anticipando gli anni ottanta. Non manca qualche stereotipo, per esempio i napoletani condannati ad arrangiarsi e a sfuttare ogni occasione di guadagno. In questo esperimento sociologico viene anche dimostrato un altro paradosso dei nostri tempi, quello per cui preferiamo possedere un bene forse non più di lusso ma costoso e non certo essenziale e ci dimentichiamo del cibo e dell'acqua.
La ricerca dei beni essenziali diventa motivo di frizione di scontro tra poveri. In un film del genere,una commedia agra che rifiuta una caratterizzazione forte degli attori presenti, per sviluppare una visione di sistema, quello che non ti apetteresti mai è la sequenza dello stupro come azione-reazione. Azione innescata dalla frustazione sessuale a cui si contrappone la non reazione o meglio una reazione mediocre , da italiano medio dei quattro che accendono le luci, ma spengono la loro dignità. L'analisi è spietata, i personaggi deboli e miti soccombono, la femminista viene stuprata, la hippie viene derubata dal tassista, il camionista viene picchiato ma non ha il coraggio di vendicarsi per non procurare vittime innocenti e la ragazza incinta senza compagno, che il padre vuole fare abortire, visto che la legge lo permette, forse lo farà convinta dai soldi del maneggione del quale diventerà forse una protetta.

Sulla trama

uno dei ritratti piu spietati e meno retorici del nostro paese.

Sulla colonna sonora

comincia bene tanto che pensavo a morricone o bacalov, poi non si sente molto.

Su Luigi Comencini

asciutta e analitica.

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