Un uomo d'affari e la sua segretaria rimangono bloccati a bordo della loro Jaguar in un grande ingorgo nei pressi dell'autostrada romana circondati da individui di diversa origine sociale: una famiglia napoletana, una coppia di anziani coniugi in viaggio per il trentesimo anniversario di nozze, un giovanotto che vorrebbe incontrare la sua ragazza, quattro uomini armati a bordo di un Mercedes, una femminista con la sua chitarra e gli operatori di un'ambulanza. In un primo momento, ognuno cerca di organizzarsi come può per sopportare l'imprevisto ma con il passare delle ore la situazione degenera, lasciando campo ai pregiudizi, all'egoismo e alla violenza.
Bellissimo, gemma rara, anche se non tutte le storie sono eccezionali, il film è uno straordinario spaccato sulla società di quegli anni (e anche un po' di adesso).
La scena dello stupro è veramente potente.
Comencini, regista dotato di rara sensibilità, aiutato in sceneggiatura da Bernardino Zapponi gira uno spaccato di "vita quotidiana", resa reale dal contesto: un ingorgo autostradale darà modo a persone di varia umanità di mettere a nudo il loro vero carattere.
brutto. amo Sordi ma qui fa schifo. la scena dello stupro potevano evitarla mi ha dato molto fastidio, non capisco come sia considerato un film per tutti …
Roma, un giorno qualunque di un mese caldo dell'anno. Come di consueto le vie di accesso alla città sono congestionate dal traffico; per un motivo imprecisato, la situazione peggiora. La viabilità si blocca. In una porzione di strada a ridosso di un cantiere abbandonato, gli automobilisti spengono i motori in attesa della possibilità di riprendere la marcia. Inizialmente, i… leggi tutto
Un campionario di varia umanità rimane bloccato in un gigantesco ingorgo alle porte di Roma per un giorno e una notte, mentre i Tg diffondono notizie apocalittiche: la promiscuità e l’esasperazione tirano fuori i peggiori istinti, latenti ma neanche troppo; solo alla fine un prete, pregando davanti a un cadavere, pronuncia le parole giuste. Apologo sociale fra grottesco e metafisico su un… leggi tutto
Che brutto film. E' una specie di grido di disperazione e di pessimismo cosmico. In molti punti mi è risultato sgradevole, anche per la cattiveria senza pietà con la quale vengono rappresentati tutti i personaggi. In particolare, la scena dello stupro di gruppo dove ben tre uomini armati assistono da vicino senza intervenire, è così ributtante che potrebbe servire per una "terapia" stile… leggi tutto
Roma, un giorno qualunque di un mese caldo dell'anno. Come di consueto le vie di accesso alla città sono congestionate dal traffico; per un motivo imprecisato, la situazione peggiora. La viabilità si blocca. In una porzione di strada a ridosso di un cantiere abbandonato, gli automobilisti spengono i motori in attesa della possibilità di riprendere la marcia. Inizialmente, i…
Come vedete qui di seguito, i 100 film selezionati sono all'incirca per la metà italiani e per la metà prodotti all'estero.
Inoltre, la maggioranza di essi (68…
Bel film.Bravi tutti(Mastroianni,Tognazzi,Ingrassia,Sandrelli)ma spicca Albertone che domina il film.
Surreale affresco corale dallo spirito apocalittico, il film, liberamente ispirato al racconto L'autostrada del Sud di Julio Cortázar, mostra con affilato sarcasmo come si regredisca a una condizione animalesca e si mostri il peggio di sé nelle situazioni di tensione e di…
Un film splendido, amarissimo. Io che non sono affatto pessimista (pur avendo anche vari motivi per esserlo), apprezzo però in questa pellicola l’onestissima requisitoria (e in gran parte veritiera, purtroppo!) che si tiene contro il genere umano.
Il lavoro è di grande livello proprio perché combina questi due fattori: una disamina appassionatamente negativa…
Lo considero una vera chicca nella filmografia di Luigi Comencini. E’ come se il cineasta avesse ripreso la scena iniziale di “Fellini 8 e mezzo” (1963), quella dell’ingorgo romano dal quale Guido (Marcello Mastroianni) evade in maniera surreale, e l’avesse dilatata, portata alle estreme conseguenze. Con il suo affollatissimo cast, rischiava di cadere nella trappola…
Un campionario di varia umanità rimane bloccato in un gigantesco ingorgo alle porte di Roma per un giorno e una notte, mentre i Tg diffondono notizie apocalittiche: la promiscuità e l’esasperazione tirano fuori i peggiori istinti, latenti ma neanche troppo; solo alla fine un prete, pregando davanti a un cadavere, pronuncia le parole giuste. Apologo sociale fra grottesco e metafisico su un…
Cinico e cattivo, amaro quanto basta per farti capire che Comencini ti ha colpito e affondato... Tante storie che si incrociano sulla via Appia nel corso di un mega-ingorgo, in un contesto claustrofobico quasi Bunueliano: dall'attore famoso che si rifugia in un casolare dove - in cambio di un possibile posto di lavoro - viene offerta in ricompensa la moglie dell'interessato; alla famiglia…
Opera terminale della “commedia all’italiana”, sordido epitaffio su un genere che meglio di ogni altro ha informato il popolo tricolore degli anni 60/70 sui suoi stessi costumi e malcostumi. Forse influenzato dallo stile corale brevettato oltreoceano dal grande Robert Altman (anche se preconizzato qui da noi dall’altrettanto grande Federico Fellini), Comencini si getta nella difficile…
Che brutto film. E' una specie di grido di disperazione e di pessimismo cosmico. In molti punti mi è risultato sgradevole, anche per la cattiveria senza pietà con la quale vengono rappresentati tutti i personaggi. In particolare, la scena dello stupro di gruppo dove ben tre uomini armati assistono da vicino senza intervenire, è così ributtante che potrebbe servire per una "terapia" stile…
Partendo da uno spunto che potrebbe sembrare ripetitivo,la vicenda di questo "Ingorgo",si snoda in varie situazioni familiari e non ,delinquenziali,giovanilistiche,politiche,sportive,insomma tutti gli strati sociali e altro ancora,in maniera spesso semplice ed in altri modi anche piu' conturbante (vedere il pezzo con la Sandrelli e Mastroianni) oppure sessualmente riprovevole (la parte con la…
Il recente Drive, film che dopo la prima (scena) si imballa e picchia in testa fino alla propria (in)naturale destinazione finale, mi ha riportato alla memoria un discreto numero di pellicole nelle quali l'automobile…
Comencini ci mostra le storie di tanti uomini normali, di tutte le classi sociali, che finiscono in un ingorgo d'automobili alle quali non sembra esservi via d'uscita. Attraverso di esso, il regista dipinge uno splendido affresco dell'umanità e ce la descrive come ingorda, arraffona, egoista ed ipocrita e ci dice che la situazione non potrà continuare molto a…
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Commenti (8) vedi tutti
Bellissimo, gemma rara, anche se non tutte le storie sono eccezionali, il film è uno straordinario spaccato sulla società di quegli anni (e anche un po' di adesso). La scena dello stupro è veramente potente.
commento di frankdeniroComencini, regista dotato di rara sensibilità, aiutato in sceneggiatura da Bernardino Zapponi gira uno spaccato di "vita quotidiana", resa reale dal contesto: un ingorgo autostradale darà modo a persone di varia umanità di mettere a nudo il loro vero carattere.
commento di undyingCon tanti nomi pesanti film che descrive una società un po' arrogante e che bada a se stessa
commento di 90000Geniale.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn film abbastanza grottesco, ma nella sua assurdità comunque una discreta sintesi della società.
commento di Criticatruttouna storia possibilissima.
commento di kkkbrutto. amo Sordi ma qui fa schifo. la scena dello stupro potevano evitarla mi ha dato molto fastidio, non capisco come sia considerato un film per tutti …
commento di nakodEfficace e surreale metafora di una società moderna caotica e individualista (…ma non tutto è perduto).
commento di movieman