Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film
Un ragioniere di mezza età vuole accasarsi e mette gli occhi su tre sorelle avviate verso lo zitellaggio, ma titolari di una discreta eredità. All’inizio sembra una parodia del dannunziano Le vergini delle rocce, con un amatore cinico formatosi alle teorie di Mantegazza sul piacere e intenzionato non già a generare una stirpe di superuomini ma solo a contrarre un matrimonio vantaggioso; poi prende altre strade, diventando una commedia grottesca su gallismo e sessuofobia all’interno di uno squallido contesto provinciale. Tognazzi funziona, ma quando non è in scena il film perde quota: le interpreti femminili non sono alla sua altezza, due dei loro personaggi hanno poco spessore e la storia dell’iniziazione sessuale della terza (Coluzzi) è poco legata al contesto.
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