Regia di Terrence Malick vedi scheda film
VOTO 8 VIVO (Cinema Gennaio 2006) Premessa adoro Malick e quando parlo dei suoi film divento inevitabilmente un tifoso... Perdonatemi. In questo caso ci troviamo di fronte ad un bombardamento di immagini di una tale potenza visiva da lasciare esterefatti. Lo stile del regista è unico unendo ad una grande sensibilità poetica un'altrettanta efficacia visiva, oltre le incongruenze della trama, oltre l'inespressività dei protagonisti (Farrel ha praticamente solo due espressioni). Questi sono i film che fanno bene al cinema, ti rigenerano, ti ridanno la speranza! Giustamente si può considerare come un seguito de "La sottile linea rossa", alcune sequnze come l'inizio con i nativi che nuotano (e non solo), la tecnica narrativa simile nello sfruttare sequenze "forti" scandite dall'incedere della colonna sonora, ne accentuano la parentela. Ma il montaggio e la particolarità della visione continuano a lasciarmi senza parole. L'eterno conflitto tra istinto e ragione si perde nell'immenso caos della natura; cuori che si scontrano e si amano nella Storia, dove la Storia non conta più nulla, dove un tramonto è un Tramonto, dove la bellezza è così potente da far male, da creare ebbrezza, ebbrezza di vivere e di continuare a sperare di vedere un altro film di Malick. L'opera meno bella del regista è comunque un gran pezzo di cinema, prezioso nella sua unicità.
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