Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film
Fuori tempo massimo arriva questa commediola pseudo-balneare, simil-demenziale, finto-erotica in pieno stile anni '80 (più Gigi e Andrea che Vitali e Montanaro). Qualche timido nudo, contenuta la volgarità, un tris di interpreti piuttosto singolare: oltre ai citati Vitali - dalla carriera ormai in declino - e Montanaro - del tutto dimenticato, qui partecipa addirittura alla produzione - c'è un altro relitto comico dei tempi che furono, Andy Luotto. Tre spalle (di cui due di davvero scarso rilievo, benchè simpatiche) e nessun mattatore: le basi per la disfatta sono gettate. Ed è talmente ovvio fin dall'inizio che non funzionerà nulla che non vale neppure la pena di soffermarsi a spiegare cosa non vada e perchè, in questa blanda commediola estiva senza mordente; si segnala inoltre come l'ultima direzione di Alfonso Brescia, anch'egli ormai nella fase decadente della sua carriera. Carriera d'altronde non proprio brillantissima, visto che il suo successo maggiore è stato lo Zappatore con Mario Merola ed ha prodotto per il resto solo lavorucci di serie B o C. Musiche approssimative di Mariano Detto; curiosa infine la carriera di una delle figure femminili della pellicola, Sonia Topazio: giovanissima atleta promettente negli anni '80, attrice (di non molto successo, va detto) nei '90, giornalista ed ufficio stampa (anche dell'Istituto nazionale di geofisica) nel decennio successivo. Un personaggio certamente più versatile di quelli del tris di protagonisti di questo film. 1,5/10.
Due amici vengono assunti nel personale del Club vacanze, uno come cameriere e l'altro come barman, per un equivoco: il direttore crede infatti che i due nascondano una preziosissima valigetta. In realtà...
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