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L'amante

Regia di Claude Sautet vedi scheda film

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La recensione su L'amante

di bradipo68
8 stelle

Ci sono dei film che riescono con poche sequenze o anche una sola a dire tutto quello che non sono riusciti a dire nell'ora e mezza precedente.Ed è questo il caso di L'amante(titolo che non ha nessun contatto ideale con il ben più pregnante Le choses de vie scelto dall'autore) in cui un finale assolutamente prezioso dal punto di vista cinematografico riesce a eclissare i difetti messi in mostra dalla pellicola.Il cinema di Sautet è fatto di traiettorie sentimentali,è fatto di facce e di dialoghi,la sua cinepresa invisibile fruga nelle pieghe dell'animo quasi con discrezione.Tutto ciò non gli riesce perfettamente nell'arco di tutto il film eppure è aiutato da attori favolosi come Piccoli,come la Massari e come la luminosissima Schneider nei panni dell'amante istituzionalizzata. Accade che i dialoghi non funzionano,suonano quasi falsi,pretenziosi,raramente colpiscono come di solito succede di solito nel cinema di Sautet.Eppure...eppure bastano i dieci minuti finali per riscattare tutto quello che è mancato in precedenza.E'sufficiente la reiterazione della dinamica dell'incidente(una sequenza di plasticità inusuale in Sautet) al fine di aggiungere sempre nuovi particolari per tratteggiare quel limbo tra la vita e la morte in cui si trova il protagonista:dall'inquietante presenza di coloro che lo soccorrono a un pranzo,alla sua famiglia che si allontana in barca a vela mentre lui è in acqua e perde progressivamente il contatto con l'aria.Accanto a tutto questo c'è la corsa affannosa di Romy Schneider che viene osservata dalla Massari alla finestra,c'è quel gesto quasi casuale di strappare la lettera per non aggiungere dolore al dolore.Un gesto così carico di significato eppure così apparentemente privo di peso.Ecco L'amante è soprattutto in queste sequenze nella parte finale del film.E per come afferra il cuore si tende a perdonare qualsiasi eccesso precedente.Metabolizzata la lezione della Nouvelle Vague,Sautet e il cinema francese cominciano a guardarsi dentro....

Su Claude Sautet

ha la consueta aria di famiglia

Su Michel Piccoli

ottima prova

Su Romy Schneider

luminosissima

Su Lea Massari

forse sottoutilizzata

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