Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
"Quelli che camminavano sulla coda della tigre"
diretto nel 1945 da Akira Kurosawa,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia è ambientata nel 1186 e racconta di
6 Samurai guidati dal saggio Benkei che tentano di
portare in salvo il principe Yoshitsune durante
una ribellione.
Con loro c'è un buffo facchino che continua a stagli dietro,
anche quando le scopre e diventa complice.
Il Film prodotto da Motohiko Ito per la Toho,
rappresenta il 4° Lungometraggio del futuro
Maestro del Cinema Akira Kurosawa che
mette in scena il dramma "Kanjincho",
che racconta di questo facchino che accompagna
6 Samurai che nascondono il Principe,
e continua a disturbarli durante il tragitto.
Questo facchino è l'elemento comico di una
vicenda seria dove questi Samurai devono passare
a un blocco facendo pensare di essere Monaci,
senza mai cadere per far capire che sono loro
quelli che devono arrestare,e allora lui diventa
un complice loro dopo che le scopre in una sosta.
Purtroppo il regista a che fare con un budget
risicato con una povera scenografia e si vede
che è tutto ricostruito in studio,e soffre di un
impianto teatrale e riesce a districarsi per questa
miscela di Commedia,dramma e Musical che
coinvolge lo spettatore.
Allora il tutto si snoda con l'ottica del facchino,
dove il regista gioca molto con la sua espressione
comica e della sua simpatia,e ci fa un tormentone
che dura 3 volte mentre segue i Samurai con la sua
risata,però da questo aiuta a capire a volte il dramma
della situazione, e nonostante la durata stringata
di 58 minuti riesce a farti entrare bene nella
situazione.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano:
Denjiro Okochi-Susumu Fujita-Masyuki Mori-
Takashi Shimura-Aritake Kono-Yoshio Kosugi-
Dekao Yoko-Hanshiro Iwai e Kenichi Enomoto.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
la suggestiva Fotografia in bianco
e nero di Takeo Ito,il serrato e interessante
montaggio dello stesso Akira Kurosawa
e le musiche quasi mistiche di Tadashi Hattori,
invece la parte debole è proprio la scenografia
di Kazuo Kubo,però bisogna dire che la crea
tipo un quadro e nonostante è questo rimane
affascinante ma sembra a un certo punto un teatro
al Cinema.
In conclusione un Film medio,
per una durata di un medio-mediatraggio
di un futuro Maestro del Cinema che
purtroppo soffre di un impianto teatrale
e di un Budget risicatissimo per tutto
il complesso costruito in studio,
ma che riesce a coinvolgere per la
storia e la miscela comica nel drammatico
e c'è la fa vedere nell'ottica di un buffo
facchino.
Il mio voto: 6,5.
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