Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film
La geometria applicata al thriller in una caccia senza quartiere al killer senza volto.Partendo da una fonte letteraria(un romanzo di Forsyth se non erro)Zinnemann lavora di precisione nello spiegarci e illustrarci la genesi di un attentato a De Gaulle nei festeggiamenti del 14 luglio,finanziato da un organizzazione estremistica algerina che sceglie di ingaggiare un killer spietato e inafferrabile,lo sciacallo.Il film si dipana essenzialmente in due tronconi sapientemente alternati dalla regia cronometrica di Zinnemann che non si perde dietro a particolari orpelli ma ci regala un thriller da far salire il cuore in gola,nonostante storicamente si sappia come è andato a finire.Da una parte vediamo lo sciacallo,uomo solo che per l'Interpol non ha volto,spietato che non esita a uccidere pur di mantenere l'anonimato e mago dei travestimenti,abituato a non lasciare nulla al caso e a muoversi indisturbato nonostante l'abbondante messe di controlli ad opera della polizia.Dall'altra parte c'è la polizia con le sue collaborazioni internazionali che faticosamente cerca di stare dietro agli spostamenti dello sciacallo e la concitazione aumenta mano mano ci si avvicna all'attentato che si sa pianificato alla festa del 14 luglio.E quanto è all'apparenza placido,glaciale,tranquillo lo sciacallo,tanto è quasi alle soglie della disperazione il commissario incaricato delle indagini che non riesce a dare un volto a questo sicario.Il film va in crescendo fino al convulso finale in cui però allo sciacallo non riusciranno comunque a dare un nome e a sapere chi diavolo fosse....Il film ha un meccanismo perfetto e i due protagonisti sono assai efficaci nel tratteggiare i rispettivi ruoli.E a distanza di tanti anni è sempre un piacere vederlo e gustarlo minuto per minuto....
non male
efficacissimo
bravo
uno sciacallo perfetto,la parte della sua vita...
sembra che dirige col goniometro tanto è preciso.Regia senza orpelli,con uso parco dei dialoghi
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