Regia di Darren Lynn Bousman vedi scheda film
Ciò che temevo alla fine della visione del primo capitolo della fortunata saga, già si intravede in questo sequel già dalle prime inquadrature e dalla fotografia che le accompagna. E anche se continua ad essere il McGuffin che regge la trama resta l’unico e solo protagonista assoluto. Anche se una menzione speciale io la darei quanto meno alle trappole distribuite all’interno della casa (apparentemente) abbandonata, che diventa il teatro di gioco dell’enigmista, con tanto di azioni surreali, come la polizia incapace di agire, spettatrice inerme della geniale, quanto malata mente di Kramer. E se parte della visione finisce per essere noiosa un plauso va’ al dinamico finale che se da una parte ricollega lo spettatore alle origini. Dall’altra è promotore di un sequel forse più annunciato che realmente voluto. Ebbene si, continuo a non sopportare le saghe cinematografiche, soprattutto quelle indegne.
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