Regia di Darren Lynn Bousman vedi scheda film
Con la stessa tensione ed ancora maggiore orrore del primo episodio, “Saw 2 – La soluzione dell’enigma”, narra la vicenda dell’inafferrabile enigmista (un ottimo Tobin Bell) e della sua ennesima trovata per redimere chi non rispetta le regole e non conferisce alla vita il giusto valore.
Stavolta Jigsaw rinchiude una serie di malcapitati in un anonimo bugigattolo, con il gas nervino ad agire sul loro organismo, raccomandandoli di collaborare per non finire male. Ed intanto incastra perfidamente l’agente Eric Mattews (Donnie Wahlberg) minacciando di uccidere il figlio (che è uno dei reclusi).
Di più sulla trama non si può dire, proprio come nel primo film della serie (serie che, visto il finale di SAW 2, è quasi certo che comporterà almeno un terzo episodio): si rischia di rovinare la sorpresa che, come nel primo episodio, rimane il vero fiore all’occhiello dell’intero film.
Come si può intuire, è difficile valutare il film in sè: inevitabile il confronto col primo della serie. Non a caso, il rapporto tra le due pellicole, inizialmente poco evidente, diviene palese quando l’agente Mattews si ritrova proprio sul set in cui si perpetrarono le atrocità che aprono “Saw – L’enigmista”.
Quel che rimane a fine visione è la disturbante serie di torture. Che poi è l’unico modo con cui “Saw 2” sa impaurire: senza la tensione, né la pressione psicologica dei migliori thriller. Un’esibizione dell’orrido che gioca coi più consolidati topoi del cinema splatter. E per un tipo di cinema dal budget così alto non è certo un punto a favore.
Film consigliabile soprattutto a chi ha apprezzato il primo, a chi ama i finali a sorpresa e a quelli che non hanno problemi di stomaco.
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