Regia di Nadia Tass vedi scheda film
Irrilevante commediola romantica natalizia di evidente derivazione televisiva. La pellicola di Nadia Tass è l'ennesima scontata rivisitazione della fiaba di Cenerentola, ibridata con l'ormai risaputissimo tema dell'incontro/scontro tra un uomo e una donna di diversa educazione ed estrazione sociale che, in maniera estremamente edificante, impareranno a conoscersi, si miglioreranno a vicenda, s'innamoreranno ed abbatteranno la barriera che inizialmente li divide. Sebbene in una produzione di serie B, fa piacere rivedere in un ruolo da protagonista la bella Jami Gertz, uno dei volti femminili più interessanti del cinema giovane anni '80 e rapidamente caduta nel dimenticatoio alla fine del decennio. Dolenti note, invece, per il co-protagonista Shawn Christian, probabilmente uno degli attori meno interessanti di tutti i tempi (in pratica gli riusciva solo una sorta di espressione corrucciata e ha continuato a farla per un'ora e mezza abbondante); tra gli altri interpreti la sola Tine Daly, sebbene terribilmente appesantita, se la cava con un certo mestiere... sul resto del (risicatissimo) cast meglio tacere. In definitiva i difetti di questo "Amore sotto copertura" sono innumerevoli: un film assolutamente inconsistente, leggero come l'aria, girato con due soldi quasi totalmente in interni, recitato male, privo di qualsiasi spunto d'interesse e a tratti lievemente reazionario. Gli unici pregi che mi vengono in mente, oltre al già citato e gradito recupero della protagonista, sono che il film è una cosa talmente piccina ed insignificante da fare addirittura tenerezza. Mettiamola così: se fosse un telefilm sarebbe tutto sommato gradevole... ma è un film e, di conseguenza, il giudizio non può che essere di totale mediocrità.
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