Regia di Kenneth Anger vedi scheda film
Quest'opera prima di Kenneth Anger si presenta come uno studio della gestualità maschile, individuale e collettiva, presentata con una teatralità scultorea ed essenziale, plasmata su un simbolismo scarno e pregnante. L'uomo che vive la propria mascolinità in maniera unilaterale, è un individuo solo, una metà incompleta, oppure il portatore di un'aggressività strumentale, in quanto anonimo elemento di un branco. L'ostentazione della potenza sessuale o della fisica non realizza la sua vera umanità, che, invece, lo vuole compagno, ossia parte pacifica ed amabile di una coppia.
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