Regia di Gerard Damiano vedi scheda film
Ancora un antologico per adulti diretto, dopo Odissea sessuale, da Gerard Damiano. Regista che punta di nuovo su "attori" (non più giovani) disposti a girare hard di classe. Ne esce l'ennesimo incantevole film a luce rossa, dove accurate e gradevoli immagini si (con)fondono con melodie romantiche e sonorità oscillanti tra classico e moderno.
Sei momenti intimi, vissuti da persone di diversa estrazione sociale nei contesti più realistici.
Part 1 - The game (***)
Carl (Jamie Jillis) sta imbiancando la casa di una attraente signora (Serena). Si dilunga nei lavori sino a introdursi nel bagno, mentre la proprietaria decide di rinfrescarsi nuda nella vasca.
Part 2 - Goodbye (***1/2)
James (Richard Bolla) non può rinunciare ad un'importante offerta di lavoro. Dovrà partire per lontana destinazione, abbandonando così l'amata Luise (Christie Ford). L'addio, per la coppia, sarà molto intenso.
Part 3 - Once upon a time (***1/2)
Sulle delicate note del Bolero di Maurice Ravel, una raffinata signora (Kasey Rodgers) viene preparata dalle sue cameriere per essere offerta sessualmente ad un uomo misterioso (Eric Edwards).
Part 4 - The exhibition (***)
Due donne praticano sadomaso di fronte ad una coppia di voyeur, fino a quando l'azione delle ragazze viene dirottata verso un uomo, nudo, imprigionato in una gabbia.
Part 5 - First things first (***)
Sally (Samantha Fox) è una bambina ormai cresciuta, nonostante ancora viva in casa con un padre fortemente geloso (Gerard Damiano). Benché il genitore la veda sempre come una fanciulla, Sally non riesce a rinunciare alla sua prima esperienza sessuale, attuata proprio tra le pareti domestiche.
Part 6 - The hooker (***1/2)
In una camera d'albergo, il signor Jones (Bobby Astyr) riceve la squillo Mary (Colleen Anderson). A dispetto dell'avvenente bellezza, la ragazza si dimostra però piuttosto impreparata sessualmente.
Dopo il fondamentale Odissea sessuale, Gerald Damiano's people, rappresenta l'ennesimo interessante hard ad episodi, della durata di circa quindici minuti ciascuno, girato in contesti realistici da uno dei registi di "film per adulti" più cinematografico del periodo. In questa circostanza, Damiano mette in scena -nel suo inconfondibile stile (e con prevalenza di sesso orale)- quello che fanno appunto le persone comuni (come esplicitato dal titolo), tra le pareti domestiche o negli alberghi a ore.
Sei siparietti che mai affondano nel banale o nel grezzo e, questa volta, nemmeno nel dramma pur se, per la maggior parte, i dialoghi sono ridotti all'osso (assenti addirittura in un paio di episodi) così come le urla o i gemiti, che lasciano invece spazio ancora una volta ad un'ampia gamma musicale, oscillante tra brani classici (il Bolero di Ravel o Sleepy shores di Johnny Pearson - quest'ultima poi riutilizzata da Damiano anche nel seguente Lilly - Quei sensi inquieti) e potenti sonorità tipo Nursery rhyme, composta nientemeno che dal celebre Alan Silvestri: musicista che prima di diventare famoso, e richiesto dai più celebri cineasti, già aveva collaborato con Damiano un paio d'anni prima in Let my puppets come (1976).
"Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri." (Charles Bukowski)
F.P. 30/12/2019 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 74'33")
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