Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, in Birmania, un soldato giapponese dopo aver assistito alla carneficina del proprio reparto, che aveva preferito essere sterminato pur di non arrendersi al nemico, decide di farsi bonzo per dedicarsi al culto dei morti.
Forse superiore persino a "orizzonti di gloria", nel cercare di diffondere un messaggio di condanna alla bestialità della guerra. La figura di Mizushima (per chi si accosta alla visione con animo sinceramente pacifista) assume una dimensione epica. Strazianti i minuti finali (mi riferisco alla pellicola del 1956).
Biruma no tategotodi Kon Ichikawa e Taiheiyo senki (Storia della guerra del Pacifico) di Hiroshi Okada sono state le uniche, felici eccezioni, di quella cospicua sezione della produzione cinematografica giapponese degli anni cinquanta dedicata in vario modo alla guerra (per un’ampia disamina sull’argomento cfr. J.L. Anderson e D.Richie, Il cinema giapponese, ed.Feltrinelli, 1961).… leggi tutto
Biruma no tategotodi Kon Ichikawa e Taiheiyo senki (Storia della guerra del Pacifico) di Hiroshi Okada sono state le uniche, felici eccezioni, di quella cospicua sezione della produzione cinematografica giapponese degli anni cinquanta dedicata in vario modo alla guerra (per un’ampia disamina sull’argomento cfr. J.L. Anderson e D.Richie, Il cinema giapponese, ed.Feltrinelli, 1961).…
Continuando la mia rivisitazione del cinema giapponese,prendo in considerazione l'operato di un maestro della cultura giapponese:Kon Ichikawa.La definizione che dà il titolo alla play non è mia,lo…
"Nomi di paesi: il nome", scriveva Proust.. Birmania: nome proibito, che non si può pronunciare. "File interminabili di monaci che camminano silenziosi e risoluti in mezzo a due ali di folla con le loro teste…
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Commenti (2) vedi tutti
Forse superiore persino a "orizzonti di gloria", nel cercare di diffondere un messaggio di condanna alla bestialità della guerra. La figura di Mizushima (per chi si accosta alla visione con animo sinceramente pacifista) assume una dimensione epica. Strazianti i minuti finali (mi riferisco alla pellicola del 1956).
commento di Roberto MorottiL’arpa birmana si ispira ad un romanzo scritto per diffondere fra i ragazzi le dottrine buddiste
leggi la recensione completa di yume