Regia di Scott McGehee, David Siegel vedi scheda film
Gli Usa sono talmente pieni di sè, che non si accorgono che il gioco dello Spelling lo fanno solo loro, e che a noi europei, con tutti gli sforzi possibili non ce ne può fregare di meno. E poi questo studio filosofeggiante dell'etmologia della parola mi sembra sull'orlo del ridicolo, esempio:
etmologia di mela, dal greco al latino, che si avvicina alla nostra lingua italiana, nel film viene giustificata benissimo grazie al doppiaggio, ma in inglese??? la mela si chiama Apple o no? Non sarebbe meglio studiare ed appassionarsi alla filosofia del pensiero?
A parte questo, venendo al film in sè stesso, la trama si basa sulla crisi dei componenti di una famiglia ritenuta normale: sono quattro ed ognuno di loro ha una crisi e dei valori diversi, lo spunto non era male, ma è il contesto che è sbagliato: insomma che la figlia adolescente risolva tutto con la rinuncia alla vittoria finale, mi è sembrato eccessivo. Invece i tratti da definire ed approfondire erano altri, come ig personaggi della madre e del padre.
Una famiglia nel mezzo della loro normalità , entrano una crisi che si risolverà solo con l'aiuto della figlia più piccola, che riuscirà a toccare le sensibilità in manierà corretta
La biondina che porta il figlio ad affacciarsi verso valori religiosi diversi: carina e si distingue nei limiti del suo ruolo
Il figlio che contesta il padre in pieno, apparizzione senza infamia e senza lode
La ragazzina che salva il salvabile, niente di che.
Ci si dedica in pieno in questo personaggio che potrebbe essere stato più che interessante, che però una sceneggiatura sconsiderata appiattisce in malo modo
In questo ruolo contesta l'americano medio, ma ritornando alla sceneggiatura, ci si ritrova in una piattezza paratelevisiva. Ho notato al cinema il solito stuolo di donnette affecionados di Gere: Tardone, zitelle e maritate da sole o con amiche, che sono rimaste deluse dal loro idolo, un po' imbolzito e non in un ruolo a loro dedicato....
Da montatore è passato al ruolo di sceneggiatore e poi regista, in coppia con Mc Gehee, forse era meglio se in questo film avesse messo mano anche alla sceneggiatura, anche se la sua regia è corretta, non poteva fare nulla di meglio. In fin dei conti l'esperienza de I Segreti del Lago non era stata male
Lui non è stato montatore, ma sceneggiatore e vale quindi lo stesso discorso che per Siegel
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