La sera del 21 settembre 1945 Seita, un giovane ragazzo, muore di stenti nella stazione ferroviaria di Kobe, in Giappone. Nelle sue mani tiene solo una scatola di latta che contiene dei frammenti di ossa appartenenti alla sua sorellina Setsuko. Quando i passanti gettano via la scatola, appare il fantasma della bambina e subito dopo quello del ragazzo. Ha inizio così un lungo flashback che racconta la loro storia, cominciata nel giugno di quello stesso anno, durante il bombardamento di Kobe da parte degli Americani.
Note
Prodotto dalla scuderia Ghibli di Hayao Miyazaki nel 1988, stesso anno in cui vede la luce anche "Il mio vicino Totoro", "La tomba delle lucciole" abbandona il registro fantasy così fortemente caratterizzante della casa di produzione per affrontare il tema bellico e diventare così uno dei pochi esempi di animazione antimilitarista con il duplice obiettivo di ricordare al mondo l'orrore della guerra e di scuotere la tradizionale apparente freddezza del pubblico giapponese con una storia tragica e scioccante.
La ferocia e le ingiustizie della guerra vista attraverso gli occhi di due bambini orfani, che cercano di fuggire verso un mondo migliore, facendosi forza l'un l'altro, fino ad un triste epilogo. Un racconto intriso di poesia e orrore, sofferenza e speranza, innocenza e crudeltà. Delicato e al tempo stesso tremendo.
Può un bambino vedere questo film triste ma necessario perché la guerra è una realtà con la quale bisogna convivere ma anche denunciarne l’orrore e l’ingiustificatezza? Esula un po’ dallo stile Ghibli, non è uno dei più riconoscibili e rimarrà il più tragico. Bravo Takahata nel ‘disegnare’ le tecniche di ripresa cinematografica!
Capolavoro di immensa tristezza ma che vale la pena vedere. Il legame indissolubile tra un ragazzino e sua sorella sullo sfondo della guerra tra Usa e Giappone. Ricco di poesia ma amaramente reale.
Un cartone animato di una tristezza cosmica ma che vale assolutamente la pena vedere. Di qualità pari ai migliori Miyazaki, ma che per certi dettagli è a mio avviso quasi superiore. 9
AMARO, quasi indigesto; triste, fino allo sfinimento; drammatico, troppo per i miei gusti. Mi aspettavo qualcosa di diverso, di più leggero, forse perchè film d'animazione… una sofferenza arrivarci in fondo!
Ultimamente mi sto dedicando un po’ al cinema di animazione, genere su cui non mi sento certamente un esperto, e sono riuscito a recuperare questo “Una tomba per le lucciole” prodotto dallo studio Ghibli di Miyazaki e diretto da Isao Takahata, regista che in precedenza aveva lavorato a celebri serie televisive come “Anna dai capelli rossi” e “Dagli Appennini… leggi tutto
3° lungometraggio dello Studio Ghibli e 1° diretto (e sceneggiato) da Isao Takahata per questa casa di produzione, seguiranno il complesso, registicamente parlando, sentimentale Pioggia di ricordi del 1991, lo sfrenato ecologista Pom Poko nel 1994, il divertente educativo I miei vicini Yamada 1999 e la meravigliosa delicata ma ardita fiaba che, a detta di molti,… leggi tutto
Patetico oltre ogni dire, Una tomba per le lucciole, è un film costruito a tavolino per commuovere a tutti i costi. La guerra come sfondo, e a riempirlo la sfortunata storia di due fratelli costretti a vagabondare dopo la morte della madre. Nulla da dire sui buoni propositi del regista, ma il lento e inesorabile avvicinamento dei ragazzi al loro destino è prevedibile, eccessivamente caricato… leggi tutto
Messaggio troppo didascalico. Fin dal titolo. E poi nel prologo, col “fratellone” in fin di vita a ripercorrere in amarissimo flashback tutto un periodo di sfortune legato alla perdita della casa, della mamma, di ogni sostegno, e lui unica protezione per la sorellina piccola, in una fase di fine conflitto dove il Giappone sta uscendo con le ossa rotte, e nonostante una iniziale…
3° lungometraggio dello Studio Ghibli e 1° diretto (e sceneggiato) da Isao Takahata per questa casa di produzione, seguiranno il complesso, registicamente parlando, sentimentale Pioggia di ricordi del 1991, lo sfrenato ecologista Pom Poko nel 1994, il divertente educativo I miei vicini Yamada 1999 e la meravigliosa delicata ma ardita fiaba che, a detta di molti,…
La Morte schifosa, la Morte lasciva! La Morte! La Morte! La Morte che arriva! La Morte, la Morte, dolcissima e amara, la Morte che avanza nella notte chiara. La Morte di pietra, la Morte di neve la Morte che arriva con…
animation addicted.
Anche se adoro il cinema nella sua complessità ed eterogeneità, il mondo dell'animazione ha, da sempre, un posto speciale in me.
in my opinion:
♥ Miglior film…
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Arduo dare una definizione di questo film (figuarsi poi farne una recensione). In una parola: straziante. In un'altra: bellissimo. Ma come? "Non ti pare d'essere entrato in contraddizione?", mi si potrebbe obiettare. Suonerà strano, ma no. E' straziante, ma al contempo è anche uno dei migliori film d'animazione di sempre (e chiunque insinui una sua…
Ed eccoci dunque giunti alla prima (arrogantissima) playlist da me prodotta.
Essendo grande appassionato d'animazione (in tutte le sue forme, in tutte le sue declinazioni), dunque di una forma d'arte talvolta…
Oggi vorrei parlare di un corto d'animazione giapponese che ho scoperto da pochissimo, reperibile in streaming sottotitolato... Si tratta di Hotarubi… segue
2018
2018
Nel mese di ottobre questo film ha ricevuto 3 voti
Una tomba per le lucciole è un film scritto e diretto da Isao Takahata (Produzione: Studio Ghibli) del 1988, tratto dal racconto autobiografico di Akiyuki Nosaka.
Sinossi: 1945, Kobe, Seita e la sua sorellina Setsuko a seguito di un borbardamento restano orfani; inizialmente si trasferiscono da una zia sempre a Kobe mai rapporti con lei non sono idilliaci e la loro…
Ieri è scamparso uno dei giganti dell'animazione mondiale e uno dei punti di riferimento della mia passione verso l'arte del cinema. Non ho intenzione… segue
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Commenti (8) vedi tutti
La ferocia e le ingiustizie della guerra vista attraverso gli occhi di due bambini orfani, che cercano di fuggire verso un mondo migliore, facendosi forza l'un l'altro, fino ad un triste epilogo. Un racconto intriso di poesia e orrore, sofferenza e speranza, innocenza e crudeltà. Delicato e al tempo stesso tremendo.
commento di Fanny SallyPuò un bambino vedere questo film triste ma necessario perché la guerra è una realtà con la quale bisogna convivere ma anche denunciarne l’orrore e l’ingiustificatezza? Esula un po’ dallo stile Ghibli, non è uno dei più riconoscibili e rimarrà il più tragico. Bravo Takahata nel ‘disegnare’ le tecniche di ripresa cinematografica!
leggi la recensione completa di marco biCapolavoro di immensa tristezza ma che vale la pena vedere. Il legame indissolubile tra un ragazzino e sua sorella sullo sfondo della guerra tra Usa e Giappone. Ricco di poesia ma amaramente reale.
commento di near87Un cartone animato di una tristezza cosmica ma che vale assolutamente la pena vedere. Di qualità pari ai migliori Miyazaki, ma che per certi dettagli è a mio avviso quasi superiore. 9
commento di cippagsVOTO: 8/10. Un cartone animato molto sottovalutato.
commento di prelelleUna perla. Non perdetelo ad ogni costo. 8,5
commento di fra_pagaAMARO, quasi indigesto; triste, fino allo sfinimento; drammatico, troppo per i miei gusti. Mi aspettavo qualcosa di diverso, di più leggero, forse perchè film d'animazione… una sofferenza arrivarci in fondo!
commento di francym7,5/10
commento di alex77