Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Quando Pieraccioni aveva rotto ' o...oni da un pezzo. Ma perchè l' ho visto al cinema buttando via del tempo per vedere niente di interessante?
Cavallo che vince non si cambia! Lo sapeva benissimo l’ allora comico del momento, che insiste a ripetere il grande successo della sua prima famosa commedia sentimentale, quindi ancora una giovane bellezza latinoamericana da conquistare, questa volta con l’ odiosa piccola figlia rompiscatole a carico senza il padre, che ha pure una cotta adolescenziale non corrisposta per il bel maestro di ginnastica Leonardo Pieraccioni, manco fosse il giovane Mastroianni.
Fanno da sfondo alle sue travagliate avventure sentimentali le solite macchiette “comiche”, questa volta rappresentate dal fratello ritardato (Panariello) da uno scambista sadomaso della domenica (Papaleo) e da un fraticello svanito (Ceccherini) che parla e si comporta come un monaco del Medioevo, tanto che preferisce andare in giro per la strada in kilt scozzese piuttosto che con “quei fastidiosi indumenti tubolari” dei jeans. Mai visto Massimo Ceccherini così fuori parte, altro che il vecchio cantautore Francesco Guccini nel ruolo marginale del severo preside della scuola media dove insegna Pieraccioni, manco se Il Cecca fosse stato ancora su quella stramaledetta (da lui) isola dei famosi, dove si sforzava di non tirare bestemmie. Quel ruolo assurdo era forse una penitenza?!
Per il resto noia mortale, poche idee ma confuse e il solito lieto fine per l’ incorreggibile playboy toscano e per chi si accontenta di poco e di essere felice per lui. Quando Pieraccioni aveva già rotto ‘ o…ni da un pezzo. Una valida alternativa a film come “L’ Esorcista” ma secondo me c’era più fantasia nell’ “Esorciccio”. Se la più banale mediocrità era diventata oro questo film è un gioiello. Visto oggi come allora fa sorgere solo una domanda: Ma perchè in Italia continuano a buttare via tantissimi soldi per girare queste commediole inconsistenti?
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