Regia di Franco Amurri vedi scheda film
Finalmente un film italiano natalizio come Dio comanda! Una pellicola dove l'idea di base non è quella di sfruttare volgarità e oscenità varie nella speranza di riempire evidenti lacune nel piano narrativo, bensì raccontare una storia ricca di buoni sentimenti, leggera e delicata. Non è la prima volta che il regista, Franco Amurri, si cimenta con storie per tutta la famiglia: basti pensare al bel "Da grande", interpretato da Renato Pozzetto e rifatto in America col titolo "Big", il cui protagonista è nientepopodimenoche Tom Hanks. "Il mio amico Babbo Natale" vede come protagonisti due volti (paffuti) ben noti al pubblico catodico: Lino Banfi e Gerry Scotti. Il primo è un Babbo Natale ("un" poichè si scopre che ce ne sono migliaia per consegnare in tempo i regali di Natale) che rischia di essere retrocesso se non renderà buono entro due settimane il secondo, che interpreta lo spietato industriale Achille Malerba. Simpatica l'idea di aggiornare la leggenda di Santa Claus: l'intero "clan" di Babbi si muove basandosi sull'indice Buon Jones, un grafico che determina le zone geografiche dove la gente è più o meno crudele. Un "restyling" natalizio si era già visto in alcuni film, come "Chiamatemi Babbo Natale" con Whoopi Goldberg. Il budget della pellicola (4 milioni di euro) ha permesso anche qualche effetto speciale che sicurmanete non sfigurerà agli occhi dei bambini. I protagonisti assieme ingranano meglio di quanto si possa pensare: Banfi, protagonista di decine e decine di Z-movies scollacciati d'altri tempi, ma anche commedie innocue come "Scuola di ladri" e "I pompieri", è ormai impegnato in ruoli fortunatamente meno idioti, ed è un Babbo Natale perfetto visto e considerato il suo nonno Libero nella serie "Un medico in famiglia", che l'ha reso amatissimo. Incredibile Gerry Scotti, finora impegnato in quiz televisivi circondato da Letterine varie o al massimo in sit-com come "Finalmente soli": era ovvio aspettarsi che avrebbe convinto nella parte del buono, ma era difficile credere che avesse una tale abilità nel rendersi odioso, nei panni del presuntuoso Achille. "Il mio amico Babbo Natale" non sarà l'opera del decennio, ma è una sana boccata d'aria fresca in mezzo ai disastrosi (ma sempre campioni di incasso) film beceri in cui militano Boldi e De Sica. Non lo si può non promuovere.
Nessun commento per quanto riguarda la sua interpretazione da buono, ormai ci siamo abituati. Stupisce la sua abilità nel fare il cattivo.
Ispirata. Interpreta la ex donna delle pulizie di Malerba, che la licenzia dopo averci provato (rifiutato) con lei, che deciderà poi di ospitarlo quando diventa un senzatetto.
Passabile, non eccelso soprattutto perchè compare relativamente poco, ma comunque è consolante vedere com'è migliorato nel corso della carriera.
Una regia pulita, adatta a film leggeri e per tutta la famiglia. Divertente curiosità: ha girato la fiction in estate, ed essendo ovviamente ambientata in dicembre, gli attori erano costretti in pellicce varie per poi lanciarsi sul ventilatore tra un ciak e l'altro.
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