Regia di Delmer Daves vedi scheda film
Un film "anche" dalla parte degli indiani, un film che racconta la possibilità di una convivenza pacifica, che spesso proprio gli americani bianchi - cioè gli invasori - hanno rifuggito in favore di una più sbrigativa conquista con le armi in mano. Certo, qualche elemento è ancora un po' sbrigativo e qualche personaggio fin troppo emblematico: Jeffords è eroe a tutti i costi, Stella del Mattino parla come un'eroina da romanzo ottocentesco e Cochise è saggio e giusto come un patriarca dell'Antico Testamento. Però le intenzioni sono sinceramente democratiche (accanto a Daves, autore di "Quel treno per Yuma" c'è l'Albert Maltz perseguitato dal maccartismo) e la realizzazione attenta alle ricostruzioni storiche e libera nelle scene d'azione e d'avventura. Gli appassionati delle sparatorie (un mio amico usava dividere i film che gli piacevano in "quelli dove si spara" e "quelli da ridere") non rimarranno certamente delusi.
Un ottimo regista, di quelli dei quali si parla ancora troppo poco.
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