Regia di Shinya Tsukamoto vedi scheda film
VOTO 8 PUDICO Vital è un mèlo spiazzante e bellissimo capace di contaminare e contaminarsi continuamente esplorando una storia d'amore che diventa sia ossessione che sogno. Ma il punto d'arrivo non è ancora questo, Tsukamoto seduce con l'impossibile, il paradosso, obbligando lo spettatore ad affrontare non solo l'idea della mancanza ma anche la 'carnalità' dell'amore. Tutti concetti centrali nella poetica del regista giapponese che trova nel triangolo e nei rapporti famigliari (il padre è una figura ricorrente nel suo cinema) un giusto appiglio per avvolgere questo amor fou alternativo, dove la trasformazione dei corpi e della memoria non condiziona l'attrazione e il sentimento. Poche volte nel cinema dei cadaveri sezionati sono stati trattati con questa attenzione e un profondo pudore che denota un controllo poetico superbo (Tsukamoto è sempre il padre di Tetsuo uno dei 'corpi' cinematografici per eccellenza). Il tutto proposto con la solita messinscena ormai matura e più 'controllata', dopo quasi 30 anni di carriera, ma mai prevedibile, come lo spettacolare montaggio che fonde le immagini (fotografia nitidissima sempre di Shinya) e il sonoro (un plauso alle musiche del fido Chu Ishikawa) lasciando un dubbio atroce di dove finisce la realtà e come essa sia più un limite che un concetto. Un film su più livelli che necessità di 'guide' per essere compreso, a tal proposito non posso che ringraziare ancora una volta la qualità dei recensori di FilmTv, con le loro opinioni a dir poco rivelatrici.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta