Regia di Shinya Tsukamoto vedi scheda film
Bellissimo melodramma diretto nel 2004 dal grande Tsukamoto che qui raggiunge una delle sue vette artistiche.
Criticato alla sua uscita,definito morboso e palloso,questo gilm ha invece tutte le caratteristiche di un'opera giusta e formalmente impeccabile.
Davvero ammirbaile il lavoro di messa in scena del regista nipponico che anche tavolta si domstra capacissimo a dirgere gli ottimi attori - eccezionale Asano.. - ed a controllare storie difficili che in mani sbagliate potrebbe portare a deliri inutili.
Invece qui ogni inqudratura ha un suo perche',la fotografia e' di una bellezza unica ed ogni fotogramma e' imperdibile per forza e bellezza visiva.
Nella sostanza una pellicola difficile da digerire per i piu',la dissezione dei cadaveri e' mostrata e con un "affetuosita'" che il benpensante non credo gradirebbe,l'amore e' parte della sofferenza,il sesso e' estremo solo se lo si pensa tale,questi sono altri messaggi che anche inconsciamente il regista vuole mandare.
Ci sono tantissime sequenz e che colpiscono davvero nel sgeno,ma quelle in cui la macchina da presa sfiora il cadavere della ragazza,attraversandone le cavita',sono davvero di una potenza metafisica non comune.
Il povero Hiroshi ,rivive ricordi della sua vita con l'amata mai accaduti,ne crea altri grazie alla sua immaginazione oppure e' solo un'altra maledetta follia del destino.
Meraviglioso l'inzio e splendido il fimale per un film che dovrebbe avere una distribuzione mondiale e che invece vive solo di passaparola.
Qui da noi e' chiaramente solo un miraggio.
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