Regia di Alfred Vohrer vedi scheda film
La città di Londra e' terrorizzata da un fantomatico killer denominato da Scothlan Yard "Squalo", che in muta da sub e armato di fucile con fiocina, si muove nella rete fognaria della città uccidendo persone senza un apparente motivo. Negli anni 60', il regista tedesco Alfred Voherer, diresse un consistente numero di pellicole gialle, ispirandosi ai romanzi di Edgar Wallace, come IL LACCIO ROSSO e IL TESCHIO DI LONDRA, giusto per fare un paio di titoli. LA TAVERNA DELLO SQUALO sembra anticipare di 25 anni AMSTERDAMNED, thriller olandese diretto da Dick Maas nel 1987. Ci troviamo di fronte a un giallo piuttosto cruento per l'epoca, diretto da un modesto artigiano, con tutti quei limiti del cinema di genere e sottogenere a basso costo e di produzione europea. Intermezzi umoristici alquanto scontati e un'interpretazione direi di livello piuttosto basso, se si esclude il sempre incisivo e ambiguo Klaus Kinski e la veterana del cinema tedesco (e nazionalsocialista) Elizabeth Flickenschildt, fanno di questa pellicola un'opera complessivamente mediocre e a tratti anche piuttosto dispersiva nella trama. Resta comunque un soggetto intrigante, dove il regista ha comunque il merito di ricreare abbastanza bene le atmosfere dei romanzi di Wallace, specie quando l'azione si svolge nella malfamata taverna portuale che da' il titolo al film e negli esterni notturni e brumosi della città di Londra.
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