Regia di Ertem Göreç vedi scheda film
Una Biancaneve turca... mah... avevo non poche perplessità prima di guardare questo film, ma devo dire che non è così male come m'aspettavo. Il suo principale difetto è secondo me la povertà dei costumi e delle scenografie, che risentono delle ristrettezze della produzione. Stona un po' anche l'ambientazione in una campagna turca estiva piuttosto secca, riarsa dal sole e con i fiumi ridotti a rigagnoli, ben diversa dai folti e verdi boschi nordici di sui si parla di solito nelle fiabe.
Detto questo, non posso togliere al film i meriti che pure ha. Il regista sembra cavarsela: non è un grande autore, ma sa dirigere gli attori e usare bene la macchina da presa, vivacizzando il film con stacchi frequenti, inquadrature variegate, e diversi zoom. L'attrice che impersona Biancaneve la ritengo abbastanza brava, e molto bella come richiede la sua parte. I nani, poverini, che sono nani veri, fanno quello che possono. E' evidente che non sono attori professionisti, ma persone raccattate all'uopo probabilmente con qualche annuncio sul giornale. Sono un po' impacciati, ma non sono penosi. E' abbastanza brava anche l'attrice che interpreta la malvagia regina, cioè una donna crudele, divorata dalla vanità e dall'invidia.
Il doppiaggio italiano, di contro, è fatto con molta cura e professionalità, con annesse canzoni cantate nella nostra lingua. Anzi, il distributore ha fatto il possibile per nascondere l'origine turca del film. La sigla, infatti, menziona nei particolari tutti i partecipanti al doppiaggio e non fa neppure il nome di un attore. Solo il regista compare alla fine (col cognome).
Insomma, non l'ho trovato affatto orribile o penoso. Direi anzi che in complesso vale la visione.
P.S. Non è escluso che il regista ceco Vaclav Vorlicek si sia ispirato a questo personaggio di Biancaneve per la protagonista del capolavoro "Tre nocciole per Cenerentola" (1973), un mito ormai del Nord Europa.
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