Regia di Miranda July vedi scheda film
Prendiamo un documento e facciamoci una fotocopia, poi prendiamo la fotocopia e facciamone a sua volta una fotocopia. Alla fine si otterrà un documento che nella sostanza rispecchia l'originale, ma che sarà inevitabilmente un po' più sbiadito. Succede così a "Me and You and Everyone We Know", che potrebbe essere una copia di "Magnolia" (1999), che a sua volta prendeva la sua struttura portante da "America oggi" (1993) di Altman. Non è che ci si potesse aspettare un capolavoro dalla semiesordiente Miranda July, la quale gioca tutte le carte a sua disposizione (compresa la simpatia del piccolo Brandon Ratcliff), ma, alla fin fine, ottiene soltanto di raccontare la solita scontatissima storiella d'amore con lieto fine di prammatica. Per il tocco d'autorialità, e forse anche per raggiungere la misura standard dell'ora e mezza di durata, aggiunge qualche storia collaterale, dalle consuete ragazzine un po' troiette che improvvisano una gara di spompinamento, alla chat erotica che coinvolge i due figli del protagonista e, predivibilissimamente, una top manager in carriera.
Un film indipendente ma scontato, come le scarpe del negozio in cui lavora Richard. Il personaggio della protagonista femminile, interpretato dalla stessa regista, è insopportabile come tanti che abbiamo visto nel giovane cinema indipendente americano degli ultimi anni. In questo caso, in attesa si sfondare come film maker (ma guarda caso!), la ragazza fa la tassista per anziani ed ha un unico cliente. Speriamo che Miranda July sappia fare di meglio alla sua prossima prova, ma, personalmente, ne dubito assai. A suo merito va per ora accreditata la capacità di mettere insieme un buon cast di volti sconosciuti ma promettenti, a cominciare dai due ragazzini Miles Thompson e Brandon Ratcliff, una coppia di fratellini interrazziale, che ricorda alla lontana quella dei televisivi Willis e Arnold.
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