Regia di Jeff Wadlow vedi scheda film
In originale s’intitola Cry Wolf, e “gridare al lupo” è proprio quello che fanno otto studenti del Westlake College, vicino a Richmond, quando una ragazza viene trovata assassinata vicino al campus. Allenati da un giochetto di simulazione e menzogna che praticano di notte nella cappella sconsacrata, inventano un serial killer (l’Enigmista, in italiano) che indossa una giacca mimetica e un passamontagna arancione e attraverso Internet diffondono la notizia che colpirà ancora, proprio nel campus. Lo schermo si frantuma in una miriade di quadri diversi, per mostrare l’efficacia capillare e la velocità della Rete. Girato con mezzi modesti e senza volti noti (a parte Jon Bon Jovi), Nickname: enigmista è un piccolo thriller di ambientazione consueta e di taglio ormai classico, tanto abile nei suoi doppi e tripli ribaltamenti finali da risultare inconsueto. Scritto bene (dal regista Jeff Wadlow con Beau Beaumont), con dialoghi non decerebrati, ha anche il merito di non sfruttare in chiave ridondante o banale i tanti “luoghi comuni” che mette in scena (Halloween, la doccia, la biblioteca deserta). Bara un po’, in un particolare non trascurabile, ma è efficace.
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