Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film
Spaghetti western un po' sottovalutato che sta a metà strada tra pellicole quali Adios, Gringo (da cui si riprende la figura del personaggio meschino interpretato da Pazzafini che pare amicone e poi trama contro il protagonista, ma anche l'idea di un amore impossibile che troverà pace solo a fine film), Un Dollaro Bucato (prima parte di film incentrato sulla guerra di secessione con i sudisti che soccombono e relativa seconda parte con i sudisti costretti a darsi alla macchia) e Massacro al Grande Canyon (cosche contrapposte - qua una è costituita da un plotone nordista - con despota interessato solo a difendere la propria fattoria anche a costo della vita dei propri figli o parenti). Ne deriva un soggetto che ha il merito di non proporre personaggi positivi, sono tutti un po' cattivi compreso il protagonista (partecipa a rapine), e viene sviluppato da una sceneggiatura con alcuni dialoghi e monologhi sulla guerra molto interessanti. Sotto quest'ultimo profilo il film ispirerà California di Michele Lupo.
Interpretazioni sufficienti. Bravo Bosic, granitico Lee Lawrence. Vannucchi meno ispirato rispetto alla prova in Johnny Yuma. Fugace cammeo per Rosalba Neri e per lo stuntman Romano Puppo (per una volta in veste di vittima con caratterizzazione positiva).
Molto professionale la regia di Alfonso Brescia (bel ritmo e discrete inquadrature), qua in una delle sue migliori prestazioni in assoluto. Non mancano le sparatorie, specie collettive con grande dispendio di comparse, anche se la parte migliore del film è la seconda per la sua componente melodrammatica (vediamo il protagonista rapire l'ex fidanzata ormai promessa sposa dell'antagonista).
Sufficiente la colonna sonora di Nicolai. Voto: 7
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