Il fratello è ucciso dai nordisti e Josh si unisce ai guerriglieri del Sud. Dopo la guerra incontra Christine (Loncar), promessa sposa dell'ufficiale assassino, e la rapisce per vendetta trascinandola verso la frontiera. Ma la strada è lunga. Poche idee per un western di serie raffazzonato.
Questo titolo semisconosciuto del 1967 è piuttosto istruttivo sul come viene trattato lo scenario storico della guerra di secessione nell'ambito del western all'italiana. Negli Stati Uniti, per chiare ragioni di coinvolgimento patriottico, l'evento è sempre visto attraverso atti di eroismo che nobilitano i nordisti liberatori e non umiliano i sudisti schiavisti e cattivi. Al… leggi tutto
E' un western discreto, ma che non mi ha appassionato. Concordo con quanto detto da Wang Yu ed aggiungo che Luigi Vannucchi ed altri recitano come se si trovassero su un palcoscenico teatrale con tempi e cadenze che stonano. Ci sono comparse che escono di scena ed immediatamente ne entrano altre dall'altro lato dell'inquadratura con tempi rapidi, ma che tolgono armonia al film. L'unico veramente… leggi tutto
Spara li' alla diligenza,spara la' ai vari pistoleri,ammazza quel gran capo (non Indiano),uccidi qui ed ammazza la',il western e' servito !!! voto.1. leggi tutto
Questo titolo semisconosciuto del 1967 è piuttosto istruttivo sul come viene trattato lo scenario storico della guerra di secessione nell'ambito del western all'italiana. Negli Stati Uniti, per chiare ragioni di coinvolgimento patriottico, l'evento è sempre visto attraverso atti di eroismo che nobilitano i nordisti liberatori e non umiliano i sudisti schiavisti e cattivi. Al…
Il buon mestierante Alfonso Brescia sfrutta il consueto pseudonimo di Al Bradley per dirigere questo western dall'impostazione poco 'spaghetti' e molto americano; ciò per dire che il movente della vendetta personale - tipico della deriva italiana del genere - è solo un dettaglio nella trama, più orientata verso toni sentimentali e avventurosi. Emblematica in questo senso la frase (quasi)…
E' un western discreto, ma che non mi ha appassionato. Concordo con quanto detto da Wang Yu ed aggiungo che Luigi Vannucchi ed altri recitano come se si trovassero su un palcoscenico teatrale con tempi e cadenze che stonano. Ci sono comparse che escono di scena ed immediatamente ne entrano altre dall'altro lato dell'inquadratura con tempi rapidi, ma che tolgono armonia al film. L'unico veramente…
Spaghetti western un po' sottovalutato che sta a metà strada tra pellicole quali Adios, Gringo (da cui si riprende la figura del personaggio meschino interpretato da Pazzafini che pare amicone e poi trama contro il protagonista, ma anche l'idea di un amore impossibile che troverà pace solo a fine film), Un Dollaro Bucato (prima parte di film incentrato sulla guerra di secessione con i…
La storia non è male ma alcune cose non mi hanno convinto, gli attori non protagonisti recitano e muoiono in maniera goffa Luigi Vannucchi si cambia la divisa nordista e non viene riconosciuto dall''uomo sulla sedia a rotelle che lo aveva visto da vicino uccidere a sangue freddo,anche il servitore nero lo aveva visto e non ha detto niente. Sotto non vedo il nome di Nello…
Bellissimo western da gustare in poltrona, classico e aggressivo. Attori di esperienza come Bosic, Vannucchi e Pazzafini ed un grandissimo e indimenticabile Peter Lee Lawrence, attore crepuscolare, un poeta maledetto, un James Dean del nostro cinema.
Con un Nello Pazzafini caratterista tra il buono e il cattivo, questo film di piccoli mezzi risulta invece avere quelle poche qualità che possono avvicinarlo ai titoli migliori. Le locations sono solo tre: Villa Mussolini, gli esterni laziali, e il villaggio western ricostruito. Anche la sceneggiatura non ha falle vistose, se non nell’ingenuità di alcuni passaggi, e in alcuni raccordi…
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