Regia di Tonino Valerii vedi scheda film
Scott, giovane spazzino tuttofare in un paesino del vecchio west, ha un sogno: diventare pistolero. Quando arriva in paese Talby, un vero pistolero, decide di seguirlo con entusiasmo; ma appena Scott si rende conto che Talby è in realtà un bandito senza scrupoli, si ritrova a dover fare i conti con la propria coscienza.
Valerii, come è noto, era stato assistente di Sergio Leone e aveva da lui appreso le basi per il genere spaghetti western; quando passò dietro la macchina da presa, non potè che rifarsi a tale filone realizzando una manciata di titoli che ebbero peraltro discreto successo. E questo è forse il più celebre, anche per la partecipazione, nei due ruoli centrali, di due interpreti eccezionali (non solo per il western): Lee Van Cleef e Giuliano Gemma; anche autore di sceneggiature, qui Valerii è impegnato in fase di scrittura insieme a Ernesto Gastaldi e Renzo Genta. La forza della pellicola sta, oltre che nella co-produzione fra Italia e Germania che mette a disposizione un budget accettabile al regista, nella definizione accurata di personaggi e situazioni, solitamente gestiti con approssimazione nel western all'italiana; senz'altro il finale è fin troppo positivo per gli standard (e anche per i lavori di Leone, se si vuole), ma rimane evidente l'intento 'moralistico', comunque tutt'altro che invadente nei confronti della storia. Certo però che nel frattempo cominciavano a uscire pellicole analoghe molto più violente, truci e spesso prive di lieto fine: I giorni dell'ira sembra voler essere un (riuscito) esercizio, ma senza abbondare in stile. Riz Ortolani per la colonna sonora è sempre una garanzia. 4/10.
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