Regia di James Marsh vedi scheda film
comincia che sembra uno di quei bei anime giapponesi dove si è al punto che si scatena tutto e intorno all'eroina il mondo s'infiamma, le città si squagliano, i corpi si carbonizzano e lei flutua in mezzo a questa ecatombe in stato di trance. già all'inizio annusa la tragedia. un magnifico gael garcia bernal ridiventato un civile esce dalla sua nave e torna nel mondo normale. siamo in texas in un tempo che sembra incluso tra il 1920 e il 1960, ma poi dalle macchine vediamo che siamo ai giorni nostri. elvis s'incammina verso la sua meta. una cittadina, arriva in un motel, dopo aver scopato con una puttana di cui non vediamo il volto, dopo aver comprato un'auto, affitta un lurido bilocale. si sistema, si lava e si veste da marinaretto, tutto ben agghindato e pettinato e si reca in una chiesa. qui assiste allo show domenicale del pastore william hurt. una volta finita la cerimonia segue il pastore e la famiglia in auto fino a quando non si fermano e una volta che il pastore scende per chiedere delucidazioni, gaelito gli dice alla brutto dio chi è... quello là fa finta di non capire, ma gaelito glielo ripete diligente così non può dire di non aver sentito. william hurt ora ha capito l'antifona e gli intima di non avvicinarsi alla sua famiglia e alla chiesa. l'elvis di gaelito è un misto tra un puro, un ingenuo e a volte sembra quasi un pò ritardato, di quei ritardati che in verità sono dei saggi vecchi di milioni di anni che hanno attraversato le ere fino ai giorni nostri e fino alla fine dei tempi. william hurt invece sembra sulle prime uno di quei meschini, piccoli e miserrimi bigottini di provincia con famigliuola triste e soggiogata che credono di imporre il loro volere(ops il volere di dio nostro signore onnipotente) a tutto il mondo. prima pocciano il pisello in ogni pertugio che incrociano e poi fanno i santi e i redenti, riducendo la moglie una larva e insegnando lo stesso comportamento anche al figlio maschio(quando di ritorno dalla caccia, mentre la sorella raccatta la pelle del cerbiatto e pulisce il sangue in terra, le si rivolge con uno sguardo financo di disprezzo dicendole: NON LO TOCCARE rivolto all'arco che aveva appena riposto). gaelito nel frattempo tampina la figlia e se la tromba... se sono sgradevole è perchè lo è stata anche la scena di sesso sul fiume, con la pell james che sembrava se lo volesse levare di dosso ogni istante e con tutta la faccia girata di lato per non vederlo o per non avere il suo alito addosso, mentre ansimava dopo essere venuto. instaurano un rapporto. scopano sempre più spesso, e le ripetute scene di sesso e di vestizione della james sembrano gli incontri di una puttana in un motel coi clienti. non c'è passione, forse rabbiosa voglia di sentire qualcos'altro, oltre a quello che vive e sente tutti i giorni. l'unica volta che ha goduto era quando hanno scopato in casa di lei e lui gliel'ha leccata. solo che dopo il fratello, quello che prega col gruppo dei suoi amici nel parco davanti la scuola e si prende le pallonate degli sboroni sportivi in faccia ringraziando... colui che suona inni religiosi nella chiesa del padre con ballate rock nemmeno da buttar via... quello che vuole portare una rivoluzione religiosa mediante la parola di gesù al college se non per vedersi rifiutare la proposta... nanì se vuoi andare al college, studi quello che vuoi studiare e poi farai il pastore quando sarà ora(che tra l'altro pare renere bene)... ma cosa si pretende se suo padre quando gli compra l'auto alla richiesta di vedere la carta di credito tira fuori un biglietto con scritto jesus saves you o roba del genere... al che il tipo del concessionario: "si bello, ma la carta di credito" e tira fuori una super mega credit card che ti paga tutto e subito... potere della parola di dio, con stampato sopra visa o mastercard. quando elvis accoltella il fratello, cosa volete mai, non mi ha fatto pena. mentre rantolava in terra e elvis gli sputava contro: "cosa si sente, cosa si sente" non dico di aver provato piacere, ma non mi è dispiaciuto. ne avevo letto male, ma è tutto meno che brutto questo film. ha dei tempi dilatati, non succede quello che ti aspetteresti. gli attori rendono bene e bernal e hurt oltre essere due bei bocconcini, danno due interpretazione memorabili, soprattutto il pulzello, si è fatto perdonare l'orrendo i diari della motocicletta. la pell james è una bella presenza, una languida volpe rossa sotto il costume neanche messo tanto bene da agnellino, nonostante non regga bene il finale. la harring è un pò sacrificata, ma la sua interpretazione da manichino della standa da troppo tempo invetrina è funzionale. l'autoincoronazione di elvis al fastfood è preludio alla disfatta, ma lo si sapeva che finiva male. quel continuare a recarsi nello stagno dove ha fatto sparire il corpo del fratello di pell james, sembrava come se sperasse che il cadavere uscisse. ha dovuto prendere tutto, far di tutto per far scoppiare la situazione. mettere il nucleo familiare di fronte a ciò che aveva fatto dopo aver fatto in modo di farsi ben volere per annientarli meglio. "padre devo purgare i miei peccati", dissolvenza in nero, mi aspetto che william hurt cominci a tremare tutto in preda a spasmi distruttivi fino a quando la testa non gli esplode. un gran bel film, accompagnato dalle bellissime e strane musiche di max avery lichtenstein.
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