Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
Rendere relativa una situazione aiuta a coglierne l'essenza. L'intuizione di Sokurov è quella di applicare questo semplice concetto alla Storia. Al di là della missione e di qualunque schematismo il risultato è emozionante. Emozionante perché si aprono nuove interpretazioni oltre la 'fossilizzazione' della storiografia ufficiale, rendendo il tutto più normale. La tragedia così perde i connotati astratti da libro scolastico, diventando imprevedibile, abbassandosi dunque al livello della gente comune. Focalizzare il micro nel macro vuol dire cercare di comprendere e fra la trascurabile routine dell'imperatore Hiroito nel pieno della disfatta bellica, il dramma fra tic, banalità e riti stucchevoli, diventa assoluto. Entrando voyeuristicamente nelle sale del potere (addirittura di una presunta divinità in questo caso!), si evince come la differenza fra la follia e la razionalità sia uno dei grandi temi problematici dell'umanità. Già Moloch era un grande film, ma penso che questo Il sole sia ancora meglio, candidandosi a diventare il miglior anti-biopic di sempre. Mi manca l'episodio di Lenin per completare la famosa trilogia sokuroviana e fino ad ora l'entusiasmo vola alto!
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