Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
A mio parere tra i migliori film di Sokurov, uno dei più importanti registi in attività, insieme all'"Arca russa" (tour de force tecnico strabiliante che ha permesso di girare l'intero film in un unico piano-sequenza) e a "Madre e figlio" (film stupendo a livello plastico-estetico, vera Poesia sotto forma di immagini). Qui Sokurov ci dà un bellissimo ritratto dell'imperatore Hirohito nel periodo della resa agli americani alla fine del secondo conflitto mondiale : l'imperatore è forse un pò ingentilito rispetto alla realtà, ma la sua figura ha un reale spessore psicologico e una statura nobile e tragica, paragonabile a quella degli eroi di certe tragedie greche. Bellissime invenzioni figurative, come nella sequenza del sogno in cui il bombardiere si trasforma nel pesce-gatto, o quella in cui la luce della luna ricorda l'Aurora Boreale di cui l'imperatore aveva parlato in precedenza, o anche la visione del Giappone in macerie mentre Hirohito si reca in macchina da MacArthur: ogni sequenza colpisce nel segno. Non capisco le accuse di essere un film noioso o dai ritmi troppo bassi : certamente vi è una lentezza di stampo orientale (non dimentichiamo che l'autore appartiene a una cultura slava di matrice spiritualista), ma non vi è certo quel vuoto narrativo che poteva spaventare certi spettatori in altre opere del regista, anzi, di azione ce n'è abbastanza per i canoni di Sokurov. La cura formale nella fotografia e nella colonna sonora non fanno che aggiungere valore a questo film originale, controcorrente e dal ritmo infallibile (le varie sequenze della discussione coi ministri, della ricerca scientifica, delle composizioni poetiche e dei discorsi col generale americano offrono diversi aspetti della personalità dell'imperatore e si incastrano in un insieme coerente).
voto 9/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta