Per entrare in possesso dell'eredità lasciata dalla madre, Jaeckie Zucker, grande giocatore d'azzardo e di biliardo che con la religione non ha nulla a che spartire, deve riconciliarsi con il fratello Samuel, ebreo ortodosso. Jaeckie si vede quindi obbligato a ospitare a casa sua Samuel con tutta la famiglia e lo scontro tra i due è inevitabile.
Note
Il prevedibile, auspicato apparato di tradizione ebraica su cui ironizzare è piuttosto scarno, è tutto esterno, formale, ma soprattutto lo script non spicca per umorismo yiddish. Qui semmai quello che funziona è il meccanismo della farsa, pur se qua e là prevedibile e zoppicante, condita di elementi da commedia interculturale e programmatiche "aperture" sessuali (la figlia lesbica, il figlio inibito, la nipote ninfomane, il bordello idilliaco). Tutto grazie a un travolgente Henry Hübchen e ad un contorno di caratteristi espressivi.
Scanzonata commedia tedesca, a tratti simpatica e divertente, ma nell'insieme un po' troppo scontata e ripetitiva. Più che ridere si sorride: un'oretta e mezza da passare gradevolmente, senza grandi pretese, voto sufficiente.
Voto 6. Commedia con storia e personaggi sopra le righe, che ha il pregio di non debordare ed il difetto di non decollare. Qualche trovata è davvero comica; su tutte lo stupendo equivoco aspirina – ecstasy.
Premio Ernst Lubitsch per la migliore commedia tedesca dell'anno a questo divertente film un pò surreale un pò grottesco. In fondo “nessuno è perfetto!”, neanche i morti.
Sulla scia post-comunista di "Goodbye Lenin", è un filmetto con una comicità mi sa tutta tedesca, comunque simpatica. Tanto per vedersi qualcosa che dimenticherai un paio d'ore dopo…
Fans di umorismo ebraico alla Woody Allen astenersi.Non è il film per voi.L'umorismo ebraico non è di casa dai Zuckerman:un ebreo decisamente particolare questo Zucker(abbreviato appositamente per non sembrare troppo ebreo)che invece di essere ebreo sembra un cattivo cattolico:non è precisamente rispettoso dei dettami religiosi,ha debiti sparsi ovunque,ha una famiglia che non è proprio di… leggi tutto
Divertente. Buon ritmo. Bravissimo l'attore principale, e tutti in parte i comprimari. C'e' un po' di umorismo ebraico, ma non cosi' tanto. Per il resto e' una commedia simpatica, attenta a una realta' -quella delle due Germanie post riunificazione- osservata da un punto di vista originale.
Sono stati spesi pochi euro, e si vede, ma sono stati spesi bene.
Insomma: un film europeo per tutti,… leggi tutto
A pochi giorni dallal visione di "Zucker! Come diventare ebreo in 7 giorni " mi rendo conto che non mi ricordo nemmeno come finisce... E questo dovrebbe dirla lunga sullo spessore di questa pellicola tendenzialmente umoristica. Il problema è che tutto ciò che arriva dalla Germania si porta attaccato quel "je ne sais quois" di malinconico, di grigio, di pesante che è intrinseco nel popolo… leggi tutto
“Una commedia poco ortodossa.” Frase di lancio originale del film Le barzellette ebraiche della comicità Yiddish hanno avuto tanto successo per molti comici che si potrebbe pensare tali situazioni come esaurite. Tuttavia, il pensiero di alcuni tedeschi che fanno una commedia ebraica suona come una prospettiva intrigante. Il fatto che la fama di Dani Levy stesse facendo sì che negli anni…
VOTO : 6+.
Egregia commedia degli equivoci che funziona abbastanza dal punto di vista umoristico, anche se in certi versanti è un pò troppo popolare ed un pò accartocciata su se stessa.
Passatempo divertente, ma niente di memorabile, come magari il plot potrebbe far pensare.
Fans di umorismo ebraico alla Woody Allen astenersi.Non è il film per voi.L'umorismo ebraico non è di casa dai Zuckerman:un ebreo decisamente particolare questo Zucker(abbreviato appositamente per non sembrare troppo ebreo)che invece di essere ebreo sembra un cattivo cattolico:non è precisamente rispettoso dei dettami religiosi,ha debiti sparsi ovunque,ha una famiglia che non è proprio di…
no, non è una versione di the grizzly man un pò osé. stavo guardando stracult su raisatcinema che le era dedicato. che personaggio interessante. nel 1980 mi conduceva c'era due volte. sulla rai. che tenerezza…
Divertente commedia che pero' non spicca mai veramente il volo, piu' volte vicina alla farsa piu' che ad una seria ma ironica "riflessione" cinematografica dell'ebraismo e dei suoi riti.
Comuqnue nell'insieme il film e' gradevole,girato coi tempi giusti e messo in scena in modo semplice e non banale.
Bravi gli attori,tutti tedeschi e con molto lavoro in teatro ed in TV alle spalle,buona la…
Spiace veramente leggere certi commenti a questo film che io reputo semplicemente bellissimo (e non sono uno di gusti facili). Un film che riesce a farsi gioco della serialità della religione, del lavoro e dei sentimenti. Via libera invece al prendere le cose con leggerezza, al sapersi prendere in giro e a raccontare bugie a fin di bene. Attori superlativi. Pronto a sostenere le mie tesi su…
A pochi giorni dallal visione di "Zucker! Come diventare ebreo in 7 giorni " mi rendo conto che non mi ricordo nemmeno come finisce... E questo dovrebbe dirla lunga sullo spessore di questa pellicola tendenzialmente umoristica. Il problema è che tutto ciò che arriva dalla Germania si porta attaccato quel "je ne sais quois" di malinconico, di grigio, di pesante che è intrinseco nel popolo…
Una commedia divertente e irriverente che ha pero' il pregio di esserlo in maniera coraggiosa e intelligente, senza urtare i sentimenti di nessuno. Si va decisamente sopra le righe rispetto il classico umorismo Yiddish, ma d'altra parte non era quello che Levy voleva mostrare nel suo film. Il suo e' un intento di leggerezza e umiltà ed in questo il suo umorismo è decisamente efficace e…
Non c'è il ricercatissimo ed intellettuale umorismo Yiddish, ma qui non ci deve essere anche perché si parte da un concetto di cultura esterna. Si certo l'ironia, tutta vista da fuori c'è eccome, e qualche volta si toccano tasti scottanti e pericolosi come l'olocausto, ma la cosa viene superata con leggerezza. Qui si punta sulla commedia brillante, basandosi su una caratterizzazione perfetta,…
Divertente. Buon ritmo. Bravissimo l'attore principale, e tutti in parte i comprimari. C'e' un po' di umorismo ebraico, ma non cosi' tanto. Per il resto e' una commedia simpatica, attenta a una realta' -quella delle due Germanie post riunificazione- osservata da un punto di vista originale.
Sono stati spesi pochi euro, e si vede, ma sono stati spesi bene.
Insomma: un film europeo per tutti,…
Jaeckie Zucker è il nome adottato da Jacob Zuckerman, ebreo tedesco rimasto a Berlino da adolescente durante la guerra, e cresciuto come commentatore sportivo nel socialismo reale, in polemico distacco dalle sue radici. Al di là del Muro invece hanno vissuto, finora, il fratello Samuel e la madre, appena deceduta. Le ultime volontà della donna imporrebbero un funerale ortodosso,…
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Commenti (4) vedi tutti
Scanzonata commedia tedesca, a tratti simpatica e divertente, ma nell'insieme un po' troppo scontata e ripetitiva. Più che ridere si sorride: un'oretta e mezza da passare gradevolmente, senza grandi pretese, voto sufficiente.
commento di Paul HackettVoto 6. Commedia con storia e personaggi sopra le righe, che ha il pregio di non debordare ed il difetto di non decollare. Qualche trovata è davvero comica; su tutte lo stupendo equivoco aspirina – ecstasy.
commento di PPPremio Ernst Lubitsch per la migliore commedia tedesca dell'anno a questo divertente film un pò surreale un pò grottesco. In fondo “nessuno è perfetto!”, neanche i morti.
commento di adalbertoSulla scia post-comunista di "Goodbye Lenin", è un filmetto con una comicità mi sa tutta tedesca, comunque simpatica. Tanto per vedersi qualcosa che dimenticherai un paio d'ore dopo…
commento di arialda