Regia di Mike Newell vedi scheda film
Harry Potter e il Calice di Fuoco segna un passo indietro,(anche due verso il penultimo) rispetto ai precedenti episodi. Manca proprio, ironia della sorte, la magia, quello stupore che invece sulle pagine del libro spesso abbondano. La produzione e' imponente e lussosa, cosi' come gran parte delle coreografie. Niente di nuovo. Cosi' come i difetti, che, sono sempre gli stessi, ad incominciare dal protagonista, poco incisivo purtroppo anche da adolescente. Il suo doppiaggio poi e' quasi fastidioso.E ancora una volta la miriade di grandi attori di scuola inglese non e' sfruttata a dovere, perche' come sempre sono sovrastati dalla cornice. Il numero finale di Ralph Fiennes, alias Voldemort, fa pero' ben sperare per il prossimo episodio. Il regista Newell invece che puntare sul suo humour(piu' nelle sue "corde") cerca, senza esserne troppo convinto, di virare la vicenda piu' sull'action, la rende piu' cupa (caspita, addirittura in questo episodio muore uno studente...ohhh! paura...), anche perche' oramai i protagonisti sono adolescenti. Ma i risultati sono deboli. I primi innamoramenti, tipici appunto del passaggio all'adolescenza, sono solo abbozzati e mal sviluppati. Alcune battute tra i protagonisti sembrano quasi "appiccicate" e suonano fasulle. Fastidioso poi vedere sullo schermo, durante tutta la gara dei 3 maghi(si salva quella nel labirinto, ma comunque vuoi mettere quello di Kubrickiana memoria...), la campionessa delle Beauxbatons descritta come una fragile studentessa di ben poco spessore, poco piu di una "velina", e dall'altra il campione di Durmostrong come un rude e quasi invincibile bell'imbusto. In mezzo, lui, Potter, solito fessacchiotto che non supererebbe neanche la prima prova, se non fosse "imbeccato" astutamente da qualcuno...Il risultato e' a tratti risibile. E infine una domanda:ma le scuole miste di maghi ci sono solo a Hogwarts?
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