Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Gli ultimi fuochi di un grande attore sono sempre malinconici. Il commissario Giulio Ambrosio non doveva nemmeno interpretarlo lui, Ugo Tognazzi s’intende, bensì Lino Ventura, che però se ne andò per sempre a riprese già iniziate. Si sa, poi, che la regia di Sergio Corbucci fu un ripiego dopo l’abbandono di Francesco Massaro. A conti fatti, il film è l’esempio della professionalità dell’attore protagonista e del regista, che non mettono assolutamente a segno le proprie prove migliori, ma è indubbio che portino a casa un prodotto dignitoso.
Giallo milanese ispirato ai romanzi di Renato Olivieri, si lascia vedere senza annoiare con discreto gusto considerata la sua natura scorrevole e tutto sommato leggera, anche grazie ad elementi di struttura come le incessanti musiche di Armando Trovajoli e gli attori in ballo. Parata di star, infatti: Athina Cenci, Amanda Sandrelli, Carlo Delle Piane, Carla Gravina, Claudio Amendola, Rossella Falk, Duilio Del Prete, Cristina Marsillash, Teo Teocoli, ma la migliore è Pupella Maggio come vedova agitata. Ugo va col pilota automatico, e si notano i segni della depressione che attraversarono gli ultimi anni della sua vita.
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