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Delitto carnale

Regia di Cesare Canevari vedi scheda film

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La recensione su Delitto carnale

di undying
4 stelle

Debolissimo giallo realizzato da Canevari e circolato in doppia versione (anche hard, con inserti appositamente girati per l'edizione a luce rossa). Nonostante un parco attrici interessante (Pozzi, Funari, Otero), Delitto carnale non riesce mai a coinvolgere pienamente lo spettatore durante la visione.

 

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Elena (Sonia Otero), Gino (Tony Raccosta), Giorgio, Max (Marc Porel), Luisa (Dirce Funari), Martine (Moana Pozzi), Lea, Mike: sono i convenuti in un albergo, quello di proprietà di Dominici. E sono tutti parenti, raccolti nella triste circostanza di una veglia funebre. Dominici infatti è deceduto, apparentemente a causa di un incidente d'auto. A detta di un inserviente dell'albergo, infatti, "ultimamente soffriva di improvvisi annebbiamenti" (sic). Ma come ben dice Elena, una nipote del defunto, mentre nell'intimità palpeggia le sode natiche di Martine: "In qualche modo bisogna pur passarlo il tempo." Così, dopo una serata di svariati amplessi, i parenti decidono di combattere il dolore per la perdita... recandosi nottetempo in un pub, per darsi all'alcol e ad uno sfrenato divertimento. In seguito, quando Lea viene assassinata e le analisi dell'autopsia su Dominici rivelano che anche quest'ultimo è stato ucciso, i parenti sono costretti a restare nell'albergo, mentre un commissario piuttosto svanito prende in carico l'indagine. È chiaro, infatti, che il movente è da ricercare nell'eredità destinata al parente che sta cercando di decimare i contendenti. Anche Elena viene uccisa, mentre l'identità dell'omicida è nascosta tra le pagine di un libro di Shakespeare.

 

 

Ultima interpretazione dell'attore Marc Porel (scomparso giovanissimo l'anno seguente) e film di fine carriera per Cesare Canevari che gira il classico erotico distribuito anche in versione hardcore (come Delitto carnale di una porno vergine). A Delitto carnale la definizione di giallo appare forzata, essendo per oltre cinquanta minuti un insieme di scene (mal girate e interpretate) di nudo piuttosto spinto, con un paio di close up di vagina (gentilmente offerta dalla Pozzi e, solo in campo lungo, dalla splendida Dirce Funari) e prolungati amplessi (soprattutto lesbo).

 

 

La sceneggiatura procede offrendo dialoghi tremendi e situazioni improponibili, tipo l'idea di passare il tempo in un pub durante una veglia funebre (!) Il debolissimo intreccio giallo, limitato alla mezz'ora conclusiva, è in linea con la scadente prima parte, caratterizzata da attrici improvvisate (la Pozzi su tutte) e attori che sono evidentemente sul set per questioni alimentari (Porel). D'altra parte c'è ben poco da aspettarsi da un film diretto da Canevari, in quanto solitamente girato in massima economia, come testimonia anche la mediocre colonna sonora, riciclata in buona parte dall'altrettanto modesto La sorella di Ursula (1978).

 

 

"Invece di uccidere e morire per diventare quello che non siamo, dovremmo vivere e lasciare vivere per creare quello che realmente siamo."(Albert Camus)

 

 

F.P. 15/09/2019 - Versione visionata: Vhs Delitto carnale (lingua italiano - durata: 83'30")

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