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I giorni del cielo

Regia di Terrence Malick vedi scheda film

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La recensione su I giorni del cielo

di bradipo68
8 stelle

Dopo l'elegia criminale del suo primo film,La rabbia giovane,Malick rinnova la sua poetica in un melodramma maestoso eppure intimista,trattenuto,sussurrato quasi,visivamente magnifico.La malinconia avvolge e confonde i contorni di tutti i personaggi:Bill(Gere) che ha l'amore a portata di mano e accetta cinicamente di farselo sfilare per mere ragioni di interesse,Abby si trova suo malgrado al centro della disputa di due uomini una volta che ha deciso di sposare un ricco latifondista su consiglio di Bill(Chuck,il latifondista ha i giorni contati per una malattia) ed infine Chuck silenzioso e triste,con il destino scritto negli occhi sfuggenti.Il tutto visto attraverso gli occhi della piccola Linda,sorella di Bill.I giorni del cielo  è un film che si nutre degli spazi sconfinati fotografati in maniera pittorica da Nestor Almendros che giustamente vinse un Oscar per la sua opera.Non di rado Malick indugia in campo lungo inquadrando figure umane che attraversano quei campi di grano sconfinati,punti scuri in un mare biondo.Dei dipinti in movimento che mi hanno riportato alla mente certe opere di Van Gogh.Accanto a questi passaggi pittorici ce ne sono altri degni di un documentarista(il particolare delle cavallette sulle spighe di grano).Questa pellicola  ambientata agli inizi del '900 descrive le condizioni di vita  difficili dei lavoratori(sia in fabbrica che per i campi)e può anche essere intepretata come la personalissima versione del Sogno Americano targata Terence Malick che per molti versi ricorda quella di Michael Cimino ne I cancelli del cielo.E'un Sogno che affonda le proprie radici nel torbido,Bill entra nel salotto buono dalla porta di servizio grazie al matrimonio di interesse della propria amata,che lui stesso butta nelle braccia di Chuck.Salvo pentirsi.Ha sfiorato la felicità ma poi ha perso tutto.E la fuga,riedizione della tragica fuga nelle Badlands,pone solo fine alla sua utopia.Fantastico il trio di attori tra cui giganteggia Sam Shepard in una prova sofferta e intensa.Gere è già bravo e affascinante ma l'altro lo sovrasta decisamente.Da lodare infine la partitura musicale firmata da Morricone,una delle sue migliori,mai invadente,sottolinea al meglio  le scene più importanti del film.

Su Terrence Malick

regia eccellente

Su Richard Gere

bello e bravo

Su Brooke Adams

ottima

Su Sam Shepard

il migliore del cast

Su Linda Manz

molto brava

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