Regia di Terrence Malick vedi scheda film
Secondo titolo della scarnissima filmografia di Terrence Malick, cineasta insolito ed oggetto di studio per studenti di cinema e storici, "I giorni del cielo" è un'epopea rurale ed amara su un triangolo amoroso, o meglio, su una truffa sentimentale destinata a finire in tragedia. Dipinto dalla luce straordinaria che un magnifico operatore come Nestor Almendros gli ha fornito, commentato elegantemente da una delle composizioni meno famose ma non per questo dimenticabile di Ennio Morricone, il cinema di Malick contempla le imprese e miserie umane come usa fare mettendole a confronto con il mondo animale che manifesta indifferenza a coscienze ed incoscienze della nostra specie. Se c'è un appunto da fare è, paradossalmente, proprio sulle svolte nel dramma vero e proprio, che difettano in progressione emotiva:però il discorso sulla natura irrefrenabilmente violenta di un paese come gli Stati Uniti, colti qui in un momento della loro Storia particolare e non ricordatissimo dal cinema, ma imprescindibile, è di una certa forza, la messa in scena vibrante e la recitazione di un cast giovane e talentuoso rimarchevole. Un film bello e da recuperare.
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