Regia di Ambrogio Molteni, Jean Josipovici vedi scheda film
Probabilmente l'unico dettaglio interessante - ma sempre di dettaglio si tratta - a riguardo di questa pellicola è la regia: a chi attribuirla senza timore di sbagliare? Sui titoli di testa della versione italiana il responsabile è Jean Josipovici, mentre Ambrogio Molteni figura quale suo assistente; in rete però compaiono diciture tratte da versioni internazionali che assegnano a entrambi una coabitazione dietro la macchina da presa. Qualunque sia la risposta giusta, anche solo il fatto che per un prodottino del genere (coproduzione italofrancese) all'epoca ci fosse un mercato oltre le Alpi fa riflettere: altri tempi, altro pubblico, altra maniera di fruire il cinema: ma il film rimane comunque brutto. E non poco. La cosa migliore capita subito: il tema jazzato di Marcello De Martino, autore della colonna sonora, è davvero coinvolgente; sullo schermo scorrono però immagini di ragazzi in auto che si fermano, scendono, scorrazzano per un prato e risalgono in macchina, sfrecciando via: totalmente nonsense. Dovrebbe presumibilmente rappresentare l'idea di un gruppo di giovani scatenati che vanno a divertirsi, ma sembra piuttosto un filmino amatoriale senza pretese di logica o di narrativa. E nel corso della pellicola simili falle - di scrittura prima ancora che di regia, chiaramente - si ripeteranno; la sceneggiatura è opera di Josipovici e di Giorgio Stegani e non si schioda granchè oltre alla solita serie di banalità legate alla classica notte trascorsa nel consueto castello stregato. C'è un retrogrusto gotico, ma appena accennato; la tensione è d'altronde mantenuta così male che Delitto allo specchio (sottotitolo inquietante: Sexy party) non può neppure essere considerato a tutti gli effetti un horror o un thriller. Antonella Lualdi, Luisa Rivelli, Mario Valdemarin, John Drew Barrymore, Michele Lemoine, Gloria Milland: il cast non è neppure assortito male, a dispetto di tutto. Ma il film non decolla mai, con simili pretese strutturali. 2/10.
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