Regia di Tonino Cervi vedi scheda film
L'idea centrale del film è apprezzabilissima: è da poco trascorso il Sessantotto e una sana rivisitazione critica della morale e degli slogan di quel momento non può che fare bene. Il problema è che Il delitto del diavolo, con una sceneggiatura del regista, di Antonio Troiso e di Raoul Katz, si limita semplicemente a banalizzare i contenuti della contestazione giovanile e a puntare il dito (ridendo) contro la leggerezza intellettuale delle giovani generazioni. Ma occorre non confondere concetti tanto distanti quanto, per esempio, l'ingenuità e la malvagità: se il Sessantotto ha portato anche argomenti fuorvianti, smodata presunzione o addirittura violenza gratuita, questo non significa certo che la contestazione non sia stata fatta con intenti sinceri e, per quanto possibile, positivi, rivolti cioè verso un fine collettivamente utile. Ecco quindi che tutto il castello di carte costruito da Cervi e dai suoi collaboratori viene a franare gravemente sotto il peso di un atteggiamento sentenzioso e intollerante (antiquato, se si vuole) che appieno si rivela nella illuminante sequenza finale. Per il resto, tanto di cappello all'ispirata - come detto, nella forma e certo non nei contenuti - allegoria che questa pellicola rappresenta; il cast non sarà stupefacente, ma il blando Lovelock e le tre bellezze che lo circondano (Haydée Politoff, Silvia Monti e Ida Galli/Evelyn Stewart) sono comunque interpreti adeguati ai modesti mezzi tecnici ed economici del caso; dovendo scegliere un volto convincente, però, non si faticherebbe senz'altro a mettersi d'accordo sul satanicamente convincente Gianni Santuccio. Colonna sonora di Angelo Francesco Lavagnino impreziosita da due brani scritti e cantati proprio da Lovelock e utilizzati come sigla di testa e di coda. Per Cervi, produttore da una quindicina d'anni, questo è il secondo titolo da regista; pur non avendo lasciato capolavori, farà comunque qualcosa di meglio in futuro. 3/10.
Un centauro hippy incontra un uomo misterioso sulla sua strada; l'uomo ha un incidente e il ragazzo fugge nella vicina foresta. Qui viene ospitato nella loro villa da tre belle donne, che approfittano di lui sessualmente fino alla sazietà, per poi ucciderlo. Ma in questa storia c'è un doppio fondo...
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