Regia di Elio Petri vedi scheda film
Un Salvo Randone in stato di grazia rende appassionante un film difficile, complesso e amaro. Il suo personaggio è un matto-saggio, una figura di sapore esistenzialista. Si è passati dal neo-realismo ad una forma cinematografica molto più intellettuale, tipica di quegli anni, che Petri riesce a rappresentare in maniera esemplare. Indovinate le riprese della splendida Roma dei primi anni ’60, spesso notturne, ma illuminanti per chi non ha avuto la fortuna di conoscere la capitale in quel periodo. Anche le brevi ma intense partecipazioni di Paolo Ferrari e Vittorio Caprioli lasciano il segno. Piero Piccioni, dal canto suo, firma le musiche cercando di rientrare nello stile, all’epoca moderno, delle colonne sonore di quei film. E’ forse il punto debole del film, ma appare trascurabile di fronte ad un’opera sorprendente quanto profonda.
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