Regia di Gérard Kikoïne vedi scheda film
Una studentessa invaghita del suo docente ricorre al ricatto, scattando foto che lo ritraggono in intimità con un'altra allieva. Coproduzione tra Francia e USA per un hard piuttosto forte, girato da Gérard Kikoïne.
Durante una gita scolastica Samantha (Brooke West) rimane attratta da Eric (Thierry de Brem), un professore che ha una relazione con Cathy (Cathy Stewart), un'altra allieva. Samantha, dopo avere spiato dalla finestra la zia in pieno amplesso con un cameriere, armata di macchina fotografica si precipita a casa di Eric per sorprenderlo nell'intimità con Cathy. Senza farsi notare, dalla finestra scatta diverse foto che intende utilizzare per ricattare il docente e costringerlo a fare sesso con lei. Riuscirà nel suo intento, ma Eric la trascina in giochi erotici sempre più spinti che coinvolgono anche altre persone. Senza poi contare l'imprevedibile reazione di Cathy che, sconvolta dalla gelosia, arriva a chiudere in tragedia il tradimento di Eric.
Brooke West
Initiation au college o French finishing school sono i titoli alternativi destinati alle sale delle due nazioni coinvolte nella produzione: Francia e USA. Nella versione italiana, pressoché irreperibile, possiamo solo supporre - dato il titolo - che la protagonista si chiami Johanna, anziché Samantha. Mentre a dirigire sta Gérard Kikoïne (accreditato come Loic Chalmain), abile regista (un nome non nuovo per chi ci segue) che anche in questa circostanza realizzata un buon lavoro, al di là di una sceneggiatura (opera di Patrice Chappuis/Martine Delhorbe) piuttosto
irrisolta e solo abbozzata. Di fatto la storia, molto debole, cede subito spazio alle scene di sesso che riempiono quasi completamente la durata del film. Il filo che collega i tanti amplessi è di tipo voyeuristico: Samantha che spia la zia e poi il professore o la scena notturna - davvero dura e sporca - in un parco con Samantha che fa sesso davanti a tre guardoni.
Brooke West
Desiree Cousteau ha un ruolo purtroppo marginale, paragonabile a un breve cameo. Così come Jean-Pierre Armand, qui nei panni di assistente dell'ispettore durante una perquisizione che coglie di sorpresa Samantha e un'altra studentessa. Kikoïne opta per una costante e invadente colonna sonora, alternando pezzi di varia qualità ma spesso arrivando a sovrapporre la musica al parlato (se così lo si vuole chiamare). Un prodotto diretto da un buon regista ma ormai alla deriva verso il sesso più sfrenato, a tutto danno della narrazione. Tra i brani musicali, che sono veramente tanti, si riconoscono per certo: Entusiasmo (Yoga Ray), Rebel rock (Tele Music) e Tubular tubes (Francis Monkman).
"Il tempo speso in malo modo durante la gioventù è talvolta l’unica libertà che una persona abbia mai avuto." (Anita Brookner)
F.P. 26/04/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 72'31")
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta