Regia di Bruno Mattei vedi scheda film
Dalla macumba sudamericana agli strip bar per sole lesbiche, fino ai pattinatori completamente nudi: ogni scenetta - perchè è tutto ricostruito ad hoc, non c'è assolutamente nulla di documentario - raccontata in questa pellicola culmina nell'atto sessuale finale, a testimonianza della bontà delle intenzioni e della spiccata originalità del regista e sceneggiatore Jimmy Matheus, al secolo Bruno Mattei. Sceneggiatura è fra l'altro qui una parola grossa: è difficile immaginare che esistesse un copione scritto durante le riprese, così raffazzonate e, per dirla in gergo, 'un tanto al metro'; se una trama vera e propria in questo sconclusionato lavoro non esiste, c'è però un filo rosso che lo attraversa per tutta la sua lunghezza, cioè la presenza di Laura Gemser. Star dei filmetti erotici di quegli anni, si presenta con il suo vero nome e introduce le varie sequenze che compongono il film; fra gli interpreti compare poi Marina Hedman, affermata pornodiva. La confezione del lavoro è pessima e lo sbando totale a cui venivano affidate produzioni simili è testimoniato dal fatto che di lì a pochi mesi uscirà un Notti porno nel mondo n°2 a firma Joe D'Amato, mentre Mattei dovrà ripiegare - in contemporanea - licenziando Emanuelle e le porno notti nel mondo n°2 (in cui tornerà la Gemser): ma data la vacuità dei contenuti di tutte queste pellicole è difficile sostenere che esistano stretti legami fra di esse. Erotismo sfrenato, commenti in stile mondo movie (licenziosi e profondamente ignoranti), musiche e montaggio alla buona; nel finale c'è anche spazio per un vero e proprio spot al whiskey J&B. 1/10.
Rituali, performance, svaghi attorno al mondo, tutti con un'unica costante conclusiva: l'accoppiamento sessuale.
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